FEDERICO DI BISCEGLIE
Cronaca

"Coccinelle, Modonesi si dimetta"

Dopo la condanna della moglie del capogruppo Pd, il vicesindaco chiede un passo indietro: "Ora chiarezza"

di Federico Di Bisceglie

"Con questa sentenza la magistratura ha certificato la necessità che Aldo Modonesi si dimetta dal consiglio comunale". Il vicesindaco Nicola Lodi è categorico e commenta così l’esito del processo sulla cooperativa Acli ‘Coccinelle’ che si è concluso con la condanna della moglie dell’ex assessore Modonesi, Paola Coluzzi, che all’interno della cooperativa fondata assieme al marito ha ricoperto il ruolo prima di segretario poi di presidente. "Da anni i ferraresi chiedono chiarezza sui rapporti tra la sinistra e le cooperative e in particolare tra questa cooperativa e la precedente amministrazione che le ha elargito 1,2 milioni di euro, mentre tra gli assessori sedeva uno dei fondatori, nonché marito della presidente oggi condannata" tuona il numero due della giunta.

Nessuno, secondo Lodi, "ha mai risposto in modo chiaro su una questione che riguarda tutta la città e nel frattempo gli ex amministratori coinvolti non si risparmiavano attacchi vili su vicende personali mie e di altri consiglieri della Lega. È per senso di giustizia e trasparenza che ora pretendo, da cittadino ancor prima che da amministratore, che venga fatta finalmente luce su tutte le implicazioni della vicenda Coccinelle". Lodi promette dunque battaglia. "Chiederò che il gruppo consiliare della Lega si attivi al fine di avviare una commissione d’indagine – dichiara il vicesindaco – attraverso la quale audire tutte le persone che hanno lavorato e collaborato con la cooperativa Coccinelle". Anche i gruppi consiliari di maggioranza attaccano compatti, mentre Modonesi e il segretario Pd Nicola Minarelli, contattati dal Carlino, hanno scelto di non commentare. "La verità giudiziaria emersa dalla vicenda della coop Coccinelle è gravissima soprattutto per i legami a doppio filo che questa aveva con l’amministrazione Tagliani –si legge in una nota firmata da Lega, Ferrara Cambia, Forza Italia e Fratelli d’Italia –. Non solo la cooperativa, era stata fondata, in compartecipazione con la moglie, oggi condannata, da Aldo Modonesi che ricopriva, nella precedente amministrazione il ruolo di assessore, ma a questa, per anni, sono stati affidati incarichi di grande rilevanza proprio dal Comune".

Comune che, scrivono i consiglieri "ha elargito alla cooperativa della moglie di Modonesi oltre 1,2 milioni di euro per incarichi e contribuzioni di vario genere, con un conflitto di interessi e di opportunità più che evidente, del quale il Pd non ha mai fatto ammenda pubblica". "L’inchiesta sui verbali della cooperativa fallita con un buco da 700mila euro – si legge nel testo della maggioranza – porta alla luce un sottobosco di interessi poco chiari che potrebbero aver influenzato anche la qualità dei servizi resi e pagati con i contributi dei cittadini. Come consiglieri siamo intenzionati a intervenire a garanzia della credibilità del consiglio con tutti i mezzi in nostro possesso, che verranno definiti e comunicati nelle prossime ore".