Rilanciano la petizione per fermare il progetto dell’autostrada Cispadana, i componenti del Coordinamento cispadano ‘No autostrada. Sì strada a scorrimento veloce’. Il nuovo asse viario, che andrebbe a collegare i caselli dell’A22 Reggiolo-Rolo e dell’A13 Ferrara Sud attraversando i comuni dell’Alto Ferrarese (Poggio Renatico, Terre del Reno e Cento), secondo il Coordinamento comporterà un aumento dell’inquinamento. "La Regione Emilia Romagna – affermano dal gruppo contrario all’autostrada - ha appena approvato la realizzazione e l’allargamento di nuove autostrade, tra cui l’autostrada Cispadana di 67,7 chilometri tra Reggiolo e Ferrara al confine regionale nord. Dal progetto di questa autostrada si ricava che la sola costruzione comporta l’emissione di 50-60mila tonnellate di CO2, oltre 1.300 tonnellate di polveri sottili e oltre 350 tonnellate di ossidi di azoto, numeri impressionanti che inducono a chiedersi come sia possibile per Arpae autorizzare un’opera di questa portata".
Dai portavoce Fulvio Lelli e Silvano Tagliavini viene riferito un ulteriore dato: "Le polveri sottili emesse in tutta la Regione dal settore dei trasporti sono infatti 4mila tonnellate all’anno, secondo l’ultimo inventario Arpae. Qui si tratta di aggiungerne altre 1.300 in quattro anni per la costruzione della sola autostrada, nella pianura più inquinata d’Europa, con emissione concentrata in una stretta fascia nelle vicinanze del nastro autostradale. Sulla stessa fascia di territorio si spandono poi 350 tonnellate di ossidi di azoto che corrispondono al 6% delle emissioni di tutti i veicoli della provincia di Modena in un anno. Per i gas serra, l’emissione di 50-60mila tonnellate di CO2 è ugualmente impressionante considerando che corrispondono alle emissioni di 10 milioni di vetture che percorrono interamente la tangenziale di Bologna". Una situazione preoccupante: "Stiamo per raggiungere il livello di CO2 in atmosfera da non superare per evitare l’aumento della temperatura oltre i 2 °C; ci siamo impegnati a ridurre le emissioni nette a zero entro il 2050, la Regione pianifica di piantare quattro milioni di alberi, si fanno grandi proclami sulla mobilità sostenibile… e poi si vota questo". La speranza del Coordinamento è che la Regione faccia un passo indietro, tornando all’originario progetto della Cispadana come strada a scorrimento veloce.