In seguito alla segnalazione di un cittadino preoccupato per il persistente stato di degrado del cimitero di San Bartolomeo in Bosco, abbiamo deciso di recarci sul posto per valutare la situazione. Le vicissitudini, iniziate circa un anno fa, quando una violenta grandinata ha colpito la zona del ferrarese, hanno lasciato cicatrici evidenti sulla struttura. Nonostante alcuni interventi, seppur tardivamente, siano stati effettuati, vari danni rimangono ancora visibili e in attesa di risoluzione. Le vetrate del cimitero, gravemente danneggiate dal maltempo, sono state finalmente sostituite dopo un prolungato periodo di inattività dei lavori. Tuttavia, il ritardo nell’intervento ha avuto conseguenze significative. "Dalla scorsa estate fino alla primavera di quest’anno, il cimitero era praticamente inagibile – afferma Francesco Mascellani, esercente della zona–. "Ad oggi, la situazione non è ancora stata completamente risolta. Fino allo scorso marzo, il pavimento era coperto da schegge di vetro. L’accesso era complicato e molto rischioso, soprattutto se si considera che questo luogo è frequentato principalmente da anziani. Abbiamo chiesto di poter chiamare i vigili del fuoco per risolvere la situazione, ma ci è stato detto di non farlo, perché solo la società preposta poteva occuparsene. Per diversi mesi la situazione è rimasta identica e nessuno ci ha ascoltati". Mascellani sottolinea che la comunità locale si è offerta di ripulire e sistemare il cimitero anche a proprie spese, ma è stata ostacolata dagli enti responsabili della manutenzione e della sicurezza del luogo. "Abbiamo chiesto di poter intervenire direttamente, ma ci è stato impedito. Dopo quasi un anno, finalmente sono stati realizzati alcuni lavori, ma solo in maniera marginale" – spiega il cittadino.
All’interno del camposanto lo stato di abbandono è palpabile. L’ambiente, se non fosse per l’impegno della comunità, sarebbe in uno stato di ulteriore degrado. Nonostante la recente sostituzione delle vetrate e il ripristino della copertura dei loculi, che era stata completamente sfondata dalle intemperie, ci sono ancora dei problemi irrisolti. Alcuni tetti delle cappelle familiari sono in attesa di restauro da mesi. Inoltre, il terreno e le tombe sono ricoperti da piccole pigne cadute dagli alberi, che hanno sporcato e macchiato marmi e pavimentazione.
"Questo è un altro punto critico legato alla gestione del cimitero – aggiunge Mascellani –. "Nessuno viene più a pulire. La manutenzione ordinaria è interamente svolta da noi, che una volta a settimana ci adoperiamo per liberare il passaggio e le lapidi dalla sporcizia. Ci hanno costretti a occuparcene da soli. Non vogliamo vedere questo luogo sacro deturpato; è immorale e ingiusto. Ma ciò che è ancor più inaccettabile è che un anziano debba trovare il tempo di pulire al posto di chi dovrebbe farlo, sotto il sole cocente di agosto e rischiando la propria incolumità."
La situazione del cimitero di S. Bartolomeo in Bosco solleva interrogativi urgenti sulla gestione e sulla responsabilità delle strutture pubbliche e della loro manutenzione. La comunità locale, nonostante i suoi sforzi ammirevoli, non può e non dovrebbe essere lasciata sola nella cura di luoghi sacri e di grande importanza per tutti.