“Ottimizzazione del flusso del paziente sottoposto a chirurgia robotica”, questo il titolo dell’appuntamento scientifico che si è svolto nel nuovo polo didattico di Cona. Un evento formativo nel corso del quale sono stati esposti i risultati dell’attività del primo anno di attività del robot chirurgico Da Vinci. All’ospedale di Cona l’installazione della piattaforma robotica risale ad ottobre 2023 e nei primi 12 mesi di attività, le procedure chirurgiche eseguite con questa nuova strumentazione sono state 261. Ma vi sono elementi interessanti anche in relazione al tipo di interventi: del totale, 88 sono stati di chirurgia urologica, 94 di chirurgia generale, 42 di chirurgia toracica e 37 di chirurgia ginecologica.
Mentre a livello italiano la chirurgia robotica è concentrata al 56% sull’urologia, a Ferrara tale percentuale è del 34% mentre il 66% riguarda le altre discipline chirurgiche. "L’azienda ospedaliera – spiega Luca Lavazza, dirigente medico – si posiziona all’ottavo posto, quanto a performance di utilizzo, tra gli ospedali italiani monopiattaforma, quelli cioè che utilizzano un solo robot chirurgico. In Italia i robot chirurgici sono usati soprattutto in chirurgia urologica mentre nel resto d’Europa vi è un utilizzo più centrato su varie branche chirurgiche. A Ferrara il “case mix”, ovvero l’insieme delle diverse casistiche trattate, è molto simile a quello europeo. Vengono infatti eseguiti interventi di chirurgia robotica in urologia, chirurgia generale, ginecologia e chirurgia toracica, con l’obiettivo di offrire ai pazienti maggiori possibilità di trattamento".