Finalmente si parte. Nella prossima primavera, infatti, inizieranno i lavori di restauro della chiesa del Rosario ("la chiesa del Guercino"), danneggiata dal terremoto dell’ormai lontano 2012. La notizia è stata data nel corso del recente incontro promosso dal Rotary di Cento, presidente Gilberto Galantini, e che ha visto protagonisti l’architetto Alberto Ferraresi e lo storico dell’arte prof. Salvatore Amelio. Da poco, si è appreso, sono stati emessi gli atti di autorizzazione del progetto esecutivo volto alla riabilitazione dell’architettura storica; cioè l’autorizzazione della Soprintendenza per i Beni Architettonici per i temi relativi alla tutela del Bene, e l’autorizzazione del Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli. "Su questi temi saranno però necessari alcuni sforzi ulteriori", ha precisato l’arch. Ferraresi e ha confermato: "I lavori potranno iniziare alla fine della primavera prossima sulla base di un finanziamento complessivo pari a circa 2.250.000 euro". Lo stesso architetto Ferraresi ha illustrato i danni prodotti dal terremoto del 2012 e quali sono gli interventi individuati per riportare al suo splendore questo edificio. "Le opere progettate sono molteplici e distribuite fra tutte le varie membrature della chiesa, con un impegno significativo necessario per le coperture". Amelio ha poi evidenziato quanto la Chiesa del Rosario sia legata indissolubilmente al nome e alla figura del Guercino, che fu priore della Confraternita del Rosario (tuttora attiva) e artefice della dotazione pittorica degli altari seicenteschi. "La Chiesa del Rosario è da considerarsi uno degli esempi più interessanti dell’arte barocca emiliana per spiritualità, per eredità culturale e compattezza stilistica". La prima Chiesa del Rosario sorse nel 1573-74 alla fine dell’attuale via Ugo Bassi (area Bocciofila), ma nel 1633 la Confraternita del Rosario decise di costruire una nuova chiesa sia perché la prima era umida e malsana ma soprattutto perché di modeste dimensioni. Lo stesso Guercino fu nominato soprintendente della nuova fabbrica. L’inaugurazione avvenne nel 1645 e fu riccamente decorata da dipinti e sculture come il San Giovanni Battista dipinto dal Guercino. L’ancona dell’altare maggiore fu progettata dal grande Bibbiena e nella sua nicchia centrale è collocata la statua lignea della Madonna del Rosario con il Bambino disegnata e colorata dal Guercino. A sinistra si trova la "Cappella del Guercino" dove l’ancona in legno dorato presenta un’emozionante Crocifissione dipinta dal maestro centese. Dello stesso periodo, ha concluso Amelio, sono gli straordinari affreschi della volta della cappella dove sono raffigurati: il Padre Eterno, San Giovanni Battista e San Francesco. Il Guercino volle così ricordare il suo nome: Giovanni Francesco Barbieri. Al centro della volta della Chiesa si trova il dipinto raffigurante l’Assunta.
Alberto Lazzarini