Ferrara, 17 novembre 2017 - Un unicum emiliano-romagnolo e il primo così concepito in Italia. Si tratta dell’asportazione chirurgica di un tumore cerebrale avvenuta in ‘awake surgery’, ovverosia mentre la paziente è in stato di veglia e, in questo caso, intenta a suonare il clarinetto.
Al Sant’Anna di Ferrara, l’equipe diretta da Michele Cavallo, direttore del reparto sanitario di neurochirurgia, si candida così a punto di riferimento nazionale per interventi compiuti in awake surgery. Nel caso specifico di tumori cerebrali, l’obiettivo dell’operazione è duplice: asportare la massa tumorale il più possibile e minimizzare i danni potenziali alle aree motorie e sensitive dell’encefalo.
Come incrementare la garanzia di successo? L’idea viene dal direttore della scuola di specializzazione in neurochirurgia De Bonis. Riscontrando difficoltà nell’individuare le aree sensibili dell’emisfero cerebrale sinistro, da cui sono regolate le funzioni sensoriali, l’equipe ha deciso di coinvolgere la paziente in una collaborazione attiva che va ben oltre i comuni standard dell’awake surgery. Per «mappare» correttamente i punti sensitivi da non ledere durante l’asportazione chirurgica, la paziente, clarinettista per mestiere, ha suonato lo strumento per facilitare il lavoro dei medici nell’individuare quelle porzioni cerebrali che causavano perdita di sensibilità e così procedere nella completa asportazione oncologica lasciando i tessuti funzionali integri.