Cent’anni di Aeronautica. Pienone alla base logistica tra tour guidati e iniziative

Una cerimonia in misura ridotta in ragione della tragedia del Torinese. Il generale Gabellini: "I numeri testimoniano l’affetto che nutre la città".

Cent’anni di Aeronautica. Pienone alla base logistica tra tour guidati e iniziative

Cent’anni di Aeronautica. Pienone alla base logistica tra tour guidati e iniziative

Si è svolto domenica alla base logistica di Ferrara il centenario dell’Aeronautica organizzato dal Centro Operazioni Aerospaziali di Poggio Renatico, ricorrenza affiancata anche dagli eventi dell’Associazione Arma Aeronautica all’Aeroclub. La celebrazione si è svolta in tono minore in rispetto della tragedia nel Torinese che ha visto la morte di una bimba nello schianto di una Freccia tricolore.

"Avevamo preso questo impegno con la cittadinanza e dovevamo onorarlo – ha detto il generale Claudio Gabellini del Coa –. Il motivo per cui abbiamo comunque tenuto questo open day va ricercato nella ragione più profonda dei valori che sono alla base di quello che il personale dell’aeronautica svolge tutti i giorni per la comunità, cioè lo spirito di servizio, onorando sempre ogni impegno preso con la collettività e lavorando 365 giorni l’anno". Un open day della base che ha visto più di duemila accreditati, più di seicento iscrizioni per la camminata ludica con le famiglie e superando i 140 iscritti per la corsa agonistica del centenario che nella categoria assoluti maschili ha visto vincere Francesco Guerra del Gs Carabinieri su Asado Gotti Carson della Centese e Giorgio Scialabba del Gs Parco Apuane e nella femminile, Elenia Agnoletto della Formignana su Rosanna Albertin (Corriferrara) e Alice Finardi (Po River). "Numeri che vanno oltre le nostre aspettative – prosegue Gabellini –. Testimoniano l’affetto che da sempre Ferrara ci riserva e che noi ricambiamo".

Una giornata che ha permesso di vedere da vicino, tra le altre cose, l’elicottero HH139 da soccorso, impiegato per l’alluvione di metà maggio ascoltando le spiegazioni dei piloti e con tanti bambini che hanno provato l’ebbrezza di salirvi, vedere gli equipaggiamenti radar della Nato, provare i simulatori o lasciarsi stupire dalle spiegazioni su strumenti di disinnesco.

Nell’area a fianco dell’Aeroclub, invece, tutti a naso in sù per il lancio dei parà con la bandiera tricolore più grande d’Italia e gli aerei storici dell’Historical Aircraft Group, tra i quali spiccava un L19 Cesna che riproduceva un velivolo americano che aveva combattuto in Vietnam e, all’interno, la sorpresa della dedica del pilota. Una giornata in cui è stato possibile toccare con mano le realtà operative dell’Aeronautica, senza dimenticare la tragedia della bambina nel Torinese, nella cui memoria è stato osservato un minuto di silenzio.

Laura Guerra