MARIO BOVENZI
Cronaca

Cassa integrazione boom: + 130%: "Cinque aziende a rischio chiusura". Berco, lo spettro dei licenziamenti

Il drammatico dato della Fiom. Ed è scontro tra i sindacati e l’impresa di Copparo. Verso nuove proteste

Il drammatico dato della Fiom. Ed è scontro tra i sindacati e l’impresa di Copparo. Verso nuove proteste

Il drammatico dato della Fiom. Ed è scontro tra i sindacati e l’impresa di Copparo. Verso nuove proteste

Dalla Berco alla Tollok. Ancora. Da Ostellato a Cento, dalle cucine che sfornava a ritmo continuo Bompani nata nel 1954 – negli ultimi mesi c’è stata una schiarita – ai motori della Vm del gruppo Stellantis, le radici nel 1947. Famiglie con il fiato sospeso, tavoli di una crisi che non accenna a fermarsi. Anzi si aggrava. E’ di ieri sera, intorno alle 18, l’annuncio delle Rsu della Berco della disdetta da parte dell’azienda del contratto integrativo. "Un atteggiamento – dicono i sindacati – irresponsabile che mina qualsiasi possibilità di trovare una soluzione alla difficile crisi che colpisce i lavoratori. L’azienda sta mettendo in atto una strategia di ricatto, minacciando che se il sindacato non accetta licenzieranno i lavoratori". Martedì 4 febbraio i sindacati e i lavoratori decideranno come rispondere "a questa presa di posizione arrogante e prepotente dell’azienda". Parole che che suonano come una chiamata alla lotta. L’azienda sottolinea che Berco sta attraversando fortissime difficoltà, che l’obiettivo è quello di restare con lo stabilimento a Copparo. E’ pronta al dialogo e, precisa, che al momento non si parla di licenziamenti. Ipotesi che comunque non esclude per il futuro.

Si appesantisce così il quadro dell’economia in provincia. Hania Cattani (Fiom Cgil) annuncia. "Nei prossimi mesi chiudereanno cinque aziende con meno di 16 dipendenti". E conferma un dato, diffuso nei mesi scorsi da Stefano Bondi, 57 anni, segretario provinciale Fiom Cgil. "La cassa integrazione nei primi mesi del 2024 in provincia di Ferrara per il settore manifatturiero (escluso l’artigianato) registra un aumento del 132% rispetto allo stesso periodo del 2023. I lavoratori coinvolti dagli ammortizzatori sociali sono più di 2680. Siamo ripiombati nella crisi del 2008". Un quadro ben più pesante di quello regionale, già molto amaro. Nel 2024 si è registrato un boom di cassa integrazione in Emilia-Romagna (+54,7%). La percentuale è stata pubblicata dall’Osservatorio Inps sulle ore autorizzate di cassa integrazione nel 2024. Numeri pesanti, appunto. Che nella nostra provincia, sull’onda d’urto delle crisi Berco, azienda simbolo, e Tollok, sono schizzati verso l’alto. Ancora Cattani: "Recentemente stiamo assistendo ad un boom della cassa integrazione straordinaria. La situazione, già negativa, continua ad aggravarsi". Fino a colpire anche realtà imprenditoriali che hanno meno di 16 dipendenti. "Alcune, solo a noi ne risultano cinque – precisa la sindacalista della Fiom – stanno andando verso la chiusura. Si tratta di realtà storiche della provincia".

Berco, dal 2014 al 2024 sono uscite mille persone. Oggi sono poco più di 1200, e l’azienda ha indicato 480 esuberi. Vm, erano un migliaio di lavoratori. Sono rimasti 360. Il monte ore autorizzato nei primi mesi del 2024 è più o meno il doppio rispetto a quello complessivo (su dodici mesi) autorizzato l’anno precedente. I numeri sono inclementi. Nel 2023, il monte ore totale di cassa integrazione straordinaria autorizzata superava di poco le 807mila. Nei primi nove mesi del 2024 siamo a quasi 1,6 milioni di ore autorizzate. Si parla di tremila posti persi in dieci anni. "Sicuramente alcune migliaia", il numero fornito da Bondi alcuni mesi fa, quando nessuno ancora immaginava cosa sarebbe successo alla Berco.