Ferrara, 30 novembre 2022 - Nuove testimonianze nell'ambito del processo per la morte di Donato Denis Bergamini, il calciatore argentano morto nel 1989 a Roseto Capo Spulico e sul cui decesso è in corso un processo che vede imputata la ex compagna, Isabella Internò, accusata di concorso in omicidio premeditato. Nel corso della mattinata davanti alla corte d'Assise ha parlato Maria Lucia Cosentino, ex moglie di Francesco Forte, autista giunto sul luogo dell'investimento subito dopo il fatto e che ha raccontato di aver sentito l'autista del camion che ha investito Bergamini dire "non l'ho visto, era già per terra". In aula è stata ascoltata una conversazione tra marito e moglie in cui parlavano del coinvolgimento dell'uomo nell'inchiesta. La donna dice: "Mi ha detto il mio avvocato che Facciolla è uno tosto, che non ci lascerà stare... ti sei inguaiato".
Lui risponde: "Mi ha messo in un brutto guaio (si riferisce al suo avvocato Daniela Biondi). Ora parlo con lei e le dico che voglio la scorta mattina, giorno e sera. Io quello che ho detto è la verità". E lei: "Devi dire che è stata lei a forzarti a parlare". Alla domanda di Fabio Anselmo, legale della famiglia Bergamini, se l'ex marito avesse paura in merito alla sua testimonianza la donna ha affermato "Sì, mi ha detto che di sicuro c'era qualcosa di grosso e dopo la sua telefonata temeva di essere minacciato. Mi disse 'se c'è qualcosa di losco finisce che ci vado di sotto io'".
Ha parlato anche Michele Padovano, compagno di squadra di Denis e suo coinquilino nella stagione 1989/1990. Padovano descrive Denis come un ragazzo eccezionale, quasi un fratello maggiore. Afferma che Bergamini e Internó non stavaNo più insieme nell'estate 1989. Un mese prima di morire gli parlò dell'aborto della Internó eseguito in Inghilterra. In quella stessa occasione (come aveva affermato a Facciolla nel 2017) Bergamini gli confidò che i genitori di lei avevano da poco appreso dell'aborto. Mai nella vita - ha aggiunto - ho creduto al suicidio, né io né i miei compagni. Dopo il funerale Internó salì sul pullman della squadra e si sedette vicino a me dicendomi 'io non c'entro nulla' e queste parole mi parsero fuori luogo. Poi la accompagnai a casa entra e mi fu offerto da bere, rifiutai e andai via".