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La seconda tranche dei bonifici legati agli indennizzi degli ex azionisti Carife, è in arrivo. A farli partire è stato il Fondo Indennizzi Risparmiatori (Fir) gestito da Consap. L’associazione Amici della Carife comunica che, alcuni associati, hanno già ricevuto sul loro conto corrente il bonifico dell’indennizzo. Questo indennizzo equivale al 10% della somma originariamente pagata per l’acquisto delle azioni dell’ex Cassa di Risparmio. "Secondo quanto dichiarato dal Fir – commenta Marco Cappellari, presidente dell’associazione – i bonifici dovrebbero proseguire per diverse settimane. Questo indennizzo del 10% si somma al 30% già pervenuto, per un totale di indennizzo del 40% della somma originariamente pagata dai risparmiatori per l’acquisto delle azioni della Cassa di Risparmio di Ferrara. L’indennizzo arriverà a coloro che hanno presentato domanda di indennizzo entro il 18 giugno e che hanno già ricevuto il primo indennizzo". Nota metodologica. Dal momento che il Fir non invia lettere o email ai risparmiatori indennizzati, l’unico modo per verificare l’arrivo dellla somma è controllare periodicamente il conto corrente bancario dove si è già ricevuto la prima tranche del 30%.
"Aspettavamo questi bonifici già da diverse settimane – commentano Amici della Carife –. Dopo anni di volontariato, otto anni di infinite battaglie e tanti viaggi a Roma e Bruxelles, sul nostro territorio ritorneranno ancora molti milioni di euro. Questa somma non sana i danni profondi dati dalla scomparsa di una banca storica del territorio, ma costituisce comunque un difficile traguardo raggiunto. Si tratta del primo indennizzo di Stato conferito ad azionisti e obbligazionisti azzerati da un’assurda vicenda". Una via crucis che, ricordano dall’associazione "abbiamo spiegato dettagliatamente al Governo il quale, preso atto di corto circuiti istituzionali, ha deliberato con una apposita legge l’indennizzo del Fir". "Il caso Carife – spiegano ancora gli Amici della Carife – anche alla luce della fine e archiviazione dei processi penali a carico degli ex amministratori, resta con tante domande irrisolte. Sicuramente rappresenta il caso più clamoroso di fallimento del sistema di vigilanza bancario nazionale e, conseguentemente, un tradimento dell’articolo 47 della Costituzione che protegge il risparmio".
L’ultimo impegno. "Dopo il pagamento del 10% a tutti gli azzerati – chiudono – nel fondo Fir resterà un importante residuo. Ci impegneremo affinché anche questo fondo residuo venga correttamente redistribuito agli azzerati".