REDAZIONE FERRARA

"Carcere troppo affollato. Dubbi sul nuovo edificio"

La Camera penale in visita all’Arginone insieme al deputato Fd’I Malaguti

La delegazione degli avvocati insieme al deputato Malaguti

La delegazione degli avvocati insieme al deputato Malaguti

Giovedì, una rappresentanza composta da avvocati del direttivo della Camera Penale Ferrarese e dell’Osservatorio carcere ha fatto visita alla casa circondariale. L’accesso si inserisce all’interno dell’iniziativa dell’Osservatorio nazionale ‘Ristretti in agosto’, che rappresenta un importante momento di monitoraggio delle condizioni di vita dei detenuti. Insieme ai legali anche il deputato Fd’I Mauro Malaguti. Nel corso della visita, la delegazione ha visitato alcune sezioni comuni, la Sezione Z che accoglie i familiari dei collaboratori di giustizia, nonché acquisito informazioni sul numero dei detenuti presenti (ad oggi si contano 391 unità a fronte di una capienza consentita di 244), sulle varie sezioni di cui si compone l’istituto, nonché sulle attività trattamentali in essere. Le criticità riscontrate, spiega la Camera penale, "appaiono significative e legate non soltanto all’evidente sovraffollamento e a un lamentato aumento dell’ingresso in carcere di soggetti con evidenti problematiche psichiatriche, ma altresì alle peculiarità della locale realtà carceraria che ospita oltre a detenuti comuni, anche collaboratori di giustizia e detenuti in alta sicurezza che necessitano, per ovvie ragioni, di un numero elevato di agenti a loro assegnati". Tale situazione "va ad incidere negativamente sulla già cronica carenza di personale penitenziario: i dati comunicati testimoniano come vi siano ad oggi 157 unità di personale presente a fronte di 216 unità previste e come manchi dal 2015 un vicecomandante". In tale contesto, proseguono gli avvocati, "continua a destare forti perplessità e preoccupazione il progetto di ampliamento che prevede la costruzione di un nuovo padiglione che dovrebbe sorgere nelle aree dove ora si sviluppano gli orti e il campo sportivo determinando, così, una drastica riduzione degli spazi all’aperto utilizzati per lo svolgimento di importanti attività e della socialità".