Il 4 novembre è la giornata dell’Unità nazionale e delle forze armate. È il giorno in cui le forze armate ricordano la raggiunta unità nazionale onorando il sacrificio degli oltre seicentomila caduti della Grande Guerra. Per l’occasione, il comando provinciale dei carabinieri ha allestito una vetrina in uno dei negozi di via Bersaglieri del Po, esponendo alcuni pezzi che legano indissolubilmente l’Arma dei carabinieri agli italiani. Immancabili, sono presenti due esemplari della grande uniforme speciale: una con l’iconica lucerna, il copricapo a due punte sormontato dal pennacchio rosso e blu, indossata dai carabinieri fino al grado di luogotenente e, alla sua destra, quella da ufficiale, su cui campeggia trasversalmente la fascia azzurra mentre, sulla feluca calzata sulla fronte, scende invece l’incantevole cento piume. In mezzo alle due uniformi, spicca lo stemma araldico dell’Arma: uno scudo su cui campeggiano il leone dorato, simbolo di fierezza e nobiltà, sotto al quale si stagliano la granata infiammata, da sempre simbolo associato all’Arma, e la mano che afferra il serpente, simbolo di saggezza. A completare lo sfondo, le bandoliere, gli iconici calendari storici dell’Arma e, sulla destra, un vecchio baule da cui fuoriescono alcune giubbe, cordelline bianche ed un paio di stivali per carabinieri a cavallo.
In bauli come quello, dal 1814 ad oggi, migliaia di giovani hanno riposto i loro corredi, consegnati di fresco alle scuole allievi carabinieri, prima di raggiungere i reparti di assegnazione. Moltissimi di loro hanno combattuto, tra il 1915 ed il 1918, al fianco dei colleghi delle altre forze armate contribuendo al raggiungimento di una unità tanto difficile quanto fortemente voluta. A loro, va riconoscente il pensiero dei carabinieri del comando Provinciale.