STEFANO MANFREDINI
Cronaca

"Cara Spal, con il Sestri trampolino di lancio"

L’indimenticato bomber Cancellato punta sulla squadra di Dossena: "Ho giocato anche a Carpi, ma il mio cuore è biancazzurro"

"Cara Spal, con il Sestri  trampolino di lancio"

Emanuele Cancellato esulta dopo un gol con la Spal. Lunedì è doppio ex

La Spal non ha mai smesso di seguirla, tanto che spesso e volentieri lo si vede sugli spalti dello stadio Mazza. Nel Carpi ha giocato soltanto un anno e inevitabilmente è meno legato alla maglia biancorossa, anche se quella stagione 1995-96 continua a portarla nel cuore. Emanuele Cancellato ha scritto pagine importanti della storia di entrambe le squadre che lunedì prossimo si affronteranno a Ferrara. "Ho giocato soltanto un campionato nel Carpi, ma conservo un bellissimo ricordo – commenta il doppio ex –. La nostra squadra era stata costruita per salvarsi, ma disputò un torneo sopra le aspettative e arrivammo a una manciata di punti dai playoff".

Era il Carpi di un certo mister De Biasi che qualche anno dopo ritrovò a Ferrara...

"Esatto, segnai 15 gol in serie C1 e mi trovai benissimo sotto ogni punto di vista, anche con i tifosi e la società. Ricordo anche una rete realizzata allo stadio Mazza contro la Spal, che quella stagione se non ricordo male arrivò seconda alle spalle del Ravenna per poi perdere ai playoff contro il Como".

Spal e Carpi non si incrociano da diversi anni: la matricola biancorossa è partita piuttosto bene, se l’aspettava?

"Vero, il Carpi è imbattuto e sta dando filo da torcere ad una serie di squadre sulla carta più attrezzate, mentre la Spal sta facendo tanta fatica a emergere. Non c’è da stupirsi troppo: è la storia della serie C, dove non ci sono risultati scritti in partenza".

Qual è il problema della squadra di Dossena?

"Nelle prime giornate ha pagato a caro prezzo gli svarioni difensivi che per fortuna a Sestri Levante non si sono visti. Ma è una squadra che gioca bene e crea tante occasioni: deve solo trovare continuità di risultati, può fare buon campionato".

Che effetto le fa vedere Antenucci ancora decisivo a 40 anni?

"Si parla troppo dell’età dei giocatori: quello che conta è la qualità, e naturalmente le condizioni fisiche. Antenucci sta benissimo, e sta dimostrando di poter fare tranquillamente la differenza anche a 40 anni. Anzi, lo ammiro, è un giocatore straordinario: sarebbe piaciuto anche a me arrivare a quell’età in biancazzurro, invece me ne sono andato quando ne avevo solo 38. Scherzi a parte, poi ho giocato fino a 44 anni nei dilettanti e so di cosa parlo".

È d’accordo con chi considera inferiore il livello di questa serie C rispetto a quella dei suoi tempi?

"Sì, non c’è dubbio. Quantomeno sotto l’aspetto della qualità dei giocatori il livello è decisamente inferiore: ora c’è tanta corsa e pochi atleti di spessore. Inoltre, in quegli anni c’erano tante squadre attrezzate che puntavano a vincere il campionato, mentre ora ce ne sono soltanto un paio davvero di valore".

Come finirà lunedì?

"Premetto che sono affezionato al Carpi, ma per ovvie ragioni il legame che ho con la Spal e Ferrara è molto più forte. Prevedo una partita con tanti gol: non so come finirà, ma i biancazzurri hanno sicuramente qualcosa in più. E poi la vittoria con il Sestri Levante ha dato alla squadra di Dossena energia ed entusiasmo: quel successo può essere il trampolino di lancio del campionato spallino".