
Il taglio del nastro dello sportello per il lavoro
Torna a Portomaggiore lo Sportello per il lavoro, un servizio messo a terra dal comune di Portomaggiore e dall’Agenzia Regionale per il Lavoro, sviluppato in stretta collaborazione con la Prefettura e la sezione territoriale della Rete del Lavoro Agricolo di Qualità. Lo sportello del distaccamento del centro per l’impiego avrà apertura settimanale nei locali di "Portoinforma", il centro servizi al cittadino del Comune. Il progetto rappresenta un’importante azione di contrasto allo sfruttamento lavorativo e al caporalato: il servizio di mediazione culturale e linguistica che affiancherà gli operatori dell’Agenzia, allo scopo di favorire l’utilizzo dello sportello da parte di lavoratori stranieri, sarà realizzato da Cidas ed è finanziato grazie a un progetto presentato dal Comune di Portomaggiore al bando regionale.
E’ stata un’inaugurazione con grandi ospiti, a cominciare dal presidente della Regione Michele de Pascale, affiancato dagli assessori regionali Alessio Mammi (Agricoltura) e Giovanni Paglia (Lavoro). Tra i relatori il prefetto Massimo Marchesiello, la direttrice dell’Inps Ferrara Annalisa D’Angelo, Andrea Panzavolta dirigente del Servizio territoriale Nord di Ravenna e Ferrara dell’Agenzia regionale per il lavoro, Francesco Ricci direttore regionale dell’Inps. Presenti anche degli amministratori dell’Unione Valli e Delizie (Portomaggiore, Argenta e Ostellato) e i consiglieri regionali Paolo Calvano e Marcella Zappaterra e i vertici locali delle forze dell’ordine.
"La nostra amministrazione ha individuato la lotta al caporalato come una delle sue priorità assolute – ha evidenziato il sindaco Dario Bernardi – I segni sul territorio sono evidenti: il caporalato porta con sé degrado e conflittualità sociale, soprattutto nella gestione spregiudicata degli appartamenti. Quelli utilizzati per ospitare lavoratori stranieri, spesso sfruttati, sono sovente sovraffollati e in condizioni di sicurezza non adeguate e dignità per chi vi soggiorna. Di contro le aziende, soprattutto quelle agricole, hanno necessità di trovare manodopera in maniera sicura e legale. L’agricoltura del territorio deve essere solo un’opportunità di crescita, non deve esserci spazio per degrado e illegalità. La battaglia è in corso e va sostenuta con forza e presenza".
La Regione è stata determinante, finanziando la mediazione culturale. Il presidente Michele de Pascale ha puntualizzato che "è stata rafforzata la rete della legalità partendo dal lavoro. Oggi è un avviso ai naviganti e a coloro che vogliono gestire illegalmente il lavoro. In una regione che è il cuore agricolo d’Italia non può esistere un fenomeno come il caporalato".
"Un giorno alla settimana può sembrare poco – ha evidenziato Andrea Panzavolta dell’Agenzia regionale per il lavoro – il valore della nostra presenza va commisurato con riferimento alla capacità di costruire un sistema di relazioni e di generare un cambiamento nella cultura del lavoro e delle prassi comuni utilizzate nella ricerca del lavoro".
Soddisfazione espressa anche dal segretario della Flai-Cgil, Dario Alba: "Si è inaugurato lo sportello da noi definito "anticaporalato" per l’incrocio della domanda con l’offerta lavoro fatta dal pubblico. Come organizzazione sindacale siamo stati tra i primi promotori, abbiamo stimolato e pungolato l’assessorato regionale e il prefetto trovando un grande sensibilità nel sindaco di Portomaggiore".
Franco Vanini