
Il sindaco di Argenta, Andrea Baldini
Festa di Liberazione, ma senza dimenticare il disagio degli abitanti di Campotto, anche in un giorno speciale.
"La nostra comunità ottant’anni fa festeggiava la fine del nazifascismo, grazie alla lotta e al sacrificio dei nostri padri e madri, fratelli e sorelle, amici e figli. Persone normali, che hanno fatto cose straordinarie per la libertà e la giustizia. La nostra comunità in questo mese ha rivissuto, ricordato, imparato. Ora e sempre, Resistenza". Inneggia il sindaco di Argenta, Andrea Baldini.
Gli ha fatto eco ieri durante la cerimonia il segretario argentano di Confartigianato, Giuseppe Toschi: "Ad Argenta riposano ragazzi inglesi nel loro cimitero, che insieme agli americani, hanno dato la vita per liberare la nostra nazione, e ridare la democrazia al nostro popolo. Ritengo giusto ricordare pertanto con gli Italiani che hanno combattuto per la libertà, pure loro, con affetto, e riconoscenza".
La ricorrenza è cosa buona e giusta, ma non bisogna dimenticare chi è ancora alle prese con gli enormi problemi e disagi, come i residenti di Campotto. "Oggi è un giorno importante – sottolinea Massimo Claysset – da ricordare sempre per non ripetere gli errori del passato. Purtroppo noto con rammarico la mancata partecipazione del sindaco, probabilmente il viaggio per arrivare a commemorare chi ha dato la vita per la nostra libertà è lungo e scomodo. Volevo ricordare senza polemizzare che per noi di Campotto è così tutti i giorni e più volte al giorno. Volevo solo dire che la nostra intelligenza e rispetto per la ricorrenza sarebbe stata occasione da parte nostra per manifestare l’immenso disagio che dobbiamo subire".
Franco Vanini