MARIO BOVENZI
Cronaca

Campagne in ginocchio "Sembrava il terremoto Coltivare la terra, impresa impossibile"

Abbattute le reti di protezione, sul terreno un tappeto di frutta. Le organizzazioni: "Così siamo costretti ad alzare bandiera bianca".

Campagne in ginocchio  "Sembrava il terremoto  Coltivare la terra,  impresa impossibile"

Campagne in ginocchio "Sembrava il terremoto Coltivare la terra, impresa impossibile"

di Mario Bovenzi

"Così possiamo resistere un altro anno, poi chiudiamo. Andiamo a fare un altro mestiere", disperazione e rabbia nelle parole di Andrea Taddia, 46 anni, agricoltore. La sua è un’impresa di famiglia che si tramanda di generazione in generazione a Santa Maria Codifiume (Argenta).

"Le reti antigrandine? Buttate giù. Non sappiamo più come difenderci dal meteo impazzito", dice. E indica i pali abbattuti, un tappeto di pere spaccate e grandine tra i filari, il trattore ammaccato, distrutte le tegole e l’antenna, il capannone. "Dove ha colpito ha devastato, pezzi di ghiaccio come una noce di cocco. Un terremoto, una guerra", aggiunge, la voce che si spezza.

Drammatica la mappa, impossibile la conta dei danni. Colpite imprese agricole da Cento a Bondeno a Vigarano Mainarda, a Voghiera e Argenta. "Le prime notizie – riferisce Coldiretti, come su un fronte ormai – arrivano dall’Alto Ferrarese, accompagnate da foto di blocchi di ghiaccio impressionanti, che definire grandine è riduttivo. La grande energia termica che si accumula genera una aggregazione anomala dei nuclei ghiacciati che formano la grandine, che raggiunge dimensioni di diversi centimetri". Bucati tetti, finestre, reti di protezione, trattori con vetri spaccati e ammaccature. "Il ripetersi di questi eventi – conclude Coldiretti – conferma un drammatico cambiamento del clima con sempre maggiori danni alle produzioni agricole, sia alle piante che ai frutti". Stefano Calderoni, presidente della Cia-Agricoltori Italiani, non trova più le parole dopo questo ennesimo disastro. "Viene voglia di alzare bandiera bianca, resistiamo a questo punto solo per la passione per la campagna – dice – per l’agricoltura. Ma la passione non basta più, non bastano le reti, le protezioni, gli impianti di difesa. Così non si può fare agricoltura".