CRISTINA RUFINI
Cronaca

Calci e pugni in piazza Ariostea. Il racconto della giovane vittima:: "Chiesi una sigaretta, poi le botte"

Iniziato il processo nei confronti dei due maggiorenni che picchiarono un sedicenne nel novembre 2021

Iniziato il processo nei confronti dei due maggiorenni che picchiarono un sedicenne nel novembre 2021

Iniziato il processo nei confronti dei due maggiorenni che picchiarono un sedicenne nel novembre 2021

Ha dovuto ripercorrere quei momenti di paura e dolore davanti al giudice Giovanni Solinas. Raccontare l’aggressione subita nel 2021 in piazza Ariostea, soltanto perché aveva chiesto una sigaretta in prestito. Aveva sedici allora, ma quegli attimi di violenza gratuita non può dimenticarli. "Mi ero avvicinato per chiedere una sigaretta - ha raccontato il ragazzo che oggi di anni ne ha 19 – e dopo avermi risposto ’non sono mica una tabaccheria’, ha iniziato a colpirmi". Qualcuno lo teneva fermo, era il 7 novembre del 2021, e altri sferravano calci alle gambe e pugni al volto. Uno raggiunse l’orecchio, che gli causò lo sfondamento del timpano, con prognosi di guarigione di 30 giorni. Una violenza del tutto gratuita. Il sedicenne poi venne lasciato andare solo quando arrivò un amico in suo soccorso, il malcapitato si spostò qualche metro più in là, verso i portici della scuola San Vincenzo, ma venne raggiunto da uno degli imputati che lo colpì nuovamente al volto facendolo rovinare a terra.

"Dopo ho avuto problemi anche a scuola – ha aggiunto il giovane – è stato difficile tornare alla normalità, ma ora mi sono ripreso". Durante la sua testimonianza ha anche raccontato come è riuscito a identificare i suoi aggressori – i quali peraltro avevano alcune precedenti segnalazioni – e con lui anche un altro ragazzo che ha assistito a tutta l’aggressione e che è stato ascoltato nel corso dell’udienza di ieri. Al banco dei testimoni si è seduta pure la madre del diciannovenne, che ha raccontato le conseguenze subite dal figlio e quanto questo abbia impattato sulla loro famiglia. Il periodo buio che hanno dovuto affrontare e, fortunatamente, superare-. Ma con ripercussioni che rimarranno indelebili. I genitori della vittima, peraltro, si sono costituiti parte civile – assistiti anche loro dall’avvocato Carmelo Marcello – per i danni diretti che hanno subito dopo l’aggressione del figlio.

Nell’udienza di ieri ha testimoniato anche uno degli ispettori di polizia che ha eseguito gli accertamenti dopo l’aggressione. Ha spiegato come grazie all’individuazione delle telecamere e il riconoscimento della vittima e di un altro testimone sono risaliti ai due imputati. I quali, peraltro, erano già stati segnalati. Nel corso dell’udienza di ieri è emerso anche che una settimana prima di questa aggressione, se ne era consumata un’altra. Oltre ai due imputati che sono a processo davanti al Tribunale di Ferrara, ci sono altri due ragazzini, minorenni all’epoca dei fatti, che sono sotto indagine da parte della Procura del Tribunale dei minorenni di Bologna. Anche loro avrebbero avuto un ruolo nell’aggressione. Si torna in aula il 10 febbraio prossimo, quando saranno ascoltati altri testimoni per definire i contorni di quella drammatica sera di novembre.