MARIO BOVENZI
Cronaca

Caccia al personale: "Camerieri e pizzaioli, un’impresa trovarli. Ma io apro lo stesso"

Il titolare di un ristorante in pieno centro ha messo un cartello da giorni "Si presentano studenti senza esperienza, rifiutano mille euro al mese. A giugno inauguriamo, per il momento siamo in tre. Ne servono dieci".

Caccia al personale: "Camerieri e pizzaioli, un’impresa trovarli. Ma io apro lo stesso"

Ferrara, 20 maggio 2024 – In un orizzonte fatto di stabilimenti balneari senza bagnini e negozi a caccia di commesse ormai mosche bianche, non riesce a credere Alessandro Martone, 30 anni, che sia capitato anche a lui.

Alza gli occhi al cielo, stringe in mano uno dei pochi curriculum dove l’unica esperienza indicata è pari a zero. E nella sua parlata che ti porta al cuore di Napoli dice: "Verso metà giugno apro ma non c’è verso di trovare personale. In questo momento siamo in tre, compreso me. Ti danno appuntamento e non si presentano, pretendono uno stipendio stratosferico anche se non hanno alcuna esperienza. Quando spiego loro che per il primo livello, il sette, si parte con un migliaio di euro prendono la porta". La porta è quella dell’Antica pizzeria Da Michele, profumo di pomodoro e mozzarella in corso Martiri della Libertà, sotto i portici, dove c’era Este Sport, accanto a Benetton. "I lavori sono ormai finiti – riprende il responsabile del locale, una domenica mattina in attesa che qualcuno si facci avanti –, ma sembra un’impresa impossibile trovare personale, mi servono una decina di dipendenti tra camerieri, lavapiatti, piazzaioli, friggitori. Si fa avanti qualche studente che non sa nemmeno come si porta un vassoio ai tavoli e pretende subito di partire con uno stipendio alto. Per mille euro dalle miei parti corrono, pensavo di trovare la fila qui davanti. E invece sono io a correre, sarò costretto a partire con quei pochi ragazzi che almeno dimostrano di avere buona volontà".

Il locale fa parte della famiglia ‘Antica pizzeria Da Michele in the world’ nata nel 1870. Alessandro Condurro e Francesco Del Luca, gli amministratori. Il marchio, un impero della margherita e della capricciosa, ha 48 le sedi nel mondo. E dopo Napoli, Dubai, New York, Tokyo, Los Angeles, Londra e Berlino adesso entra nella grande squadra anche Ferrara.

"Garantiamo tredicesima e quattordicesima, cinque giorni lavorativi alla settimana, le ferie, un lavoro giornaliero che alla fine conta le ore del pranzo e quelle della cena – elenca Alessandro, che ancora non ci vuole credere –. Eppure, quel cartello è lì da giorni ma si presentano in pochi, ascoltano, scuotono la testa e salutano. A Napoli, la mia città, farebbero i salti mortali solo per poter firmare un contratto, per avere un foglio di carta ed essere in regola". Si fa avanti un ragazzo, si danno la mano e si spostano in un bar, lì si svolge una serrata trattativa. Forse saranno in quattro, forse anche lui storcerà il naso davanti a quei mille euro. "Io apro lo stesso, con la squadra che riesco a racimolare. Quella pizzeria è la mia vita".