Meno dieci, sono i giorni che ci separano da un evento destinato a restare nella storia di Ferrara. Il 18 maggio Bruce Springsteen salirà sul palco del parco urbano, imbraccerà la chitarra e la parola passerà alla musica. Passerà a lui, The Boss, nelle dita che scorrono nervose sulle corde oltre 40 anni di storia, quaranta anni di rock. E’ il 25 agosto del 1975 quando esce Born To Run, la consacrazione. Era solo un ragazzo. ’Blindato’ è da alcuni giorni il parco urbano, oltre le transenne non si va. Con le pettorine e la radiolina, a sorvegliare il nastro colorato c’è la vigilanza che ferma chi prova ad andare oltre. A fianco di uno degli ingressi sorgerà la tenda della Croce Rossa, con 85 volontari. Le golf car scivolano silenziose lungo i sentieri, al volante gli agenti della vigilanza. Con gli occhi aperti 24 ore su 24 grazie anche alle 19 telecamere a circuito chiuso. Ieri, nella marcia d’avvicinamento all’evento, il taglio del nastro all’ex Teatro Verdi della mostra con oltre cento foto, una storia legata al mito di Springsteen da Lione 1981 a Barcellona 2023. Firma gli scatti Maurizio Cavallari.
Conto alla rovescia, assessore Marco Gulinelli ma le polemiche non sembrano fermarsi. Anzi
"La tutela dell’ambiente è una delle nostre priorità, priorità non certo dell’ultima ora. Noi siamo qui, pochi giorni ci separano dal concerto. Ma questo evento è stato progettato tre anni fa, incontri, studi, confronti. Nulla è stato trascurato, dalla viabilità all’ambiente appunto"
La scelta del luogo, questo il nodo al centro della polemica. C’erano altre location in grado di ospitare un evento che porterà in città 50mila persone?
"Non esistono sedi alternative, il parco urbano era l’unico sito possibile"
Perché?
"E’ un’area centrale, è perfettamente collegato con la città pur restando in una posizione in un certo senso esterna al traffico urbano"
Si era parlato dell’aeroporto turistico di Ferrara
"Una questione che non si è mai posta. Quell’area è stata subito esclusa per una serie di motivi logistici come ha detto il presidente dell’Aeroclub di Ferrara, Stefano Vita Finzi, in un’intervista rilasciata proprio a Il Resto del Carlino"
L’aeroporto di Aguscello?
"Non è mai arrivata una proposta dal titolare dell’area, stiamo parlando di un privato. E’ una zona inadeguata per una serie di motivi. Si trova in aperta campagna, è lontana dalla città, la viabilità è inadeguata, non ci sono parcheggi, è una zona circondata da terreni agricoli. Ci sono tra l’altro anche problemi di sicurezza legati proprio a quel sito".
Quindi, il parco urbano
"E’ un’area che si definisce di verde urbano, non è un’area protetta dal punto di vista naturalistico. Ci siamo mossi per tutelare questo spazio da ogni punto di vista, abbiamo incaricato un ingegnere biologo di fare una valutazione ad hoc. Con i droni abbiamo effettuato un monitoraggio di tutte le essenze arboree. Fino al giorno del concerto metà dell’area sarà a disposizione dei cittadini, la ciclabile sarà praticabile fino al 17 maggio. Forti gli investimenti, tra questi uno stanziamento di 300mila euro per riconvertire gli spogliatoi dell’ex piscina che diventerà un hub polivalente. Da anni, questo va ricordato, ospita manifestazioni. Gli attacchi che arrivano sono immotivati"
Le scuole?
"Saranno tutte aperte. Per quanto riguarda l’istituto Carducci, in via Canapa, viene data la possibilità alla dirigente per la giornata del 18 di attivare la dad. Se verranno fatte lezioni in presenza, abbiamo già pronto un piano che garantisce ingresso e uscita degli alunni"
Arriveranno 50mila persone, una città nella città
"Dal 26 aprile ci sono persone che stanno lavorando ininterrottamente per garantire che tutto vada nel migliore dei modi, è stato redatto un piano molto articolato che va dalla gestione dei rifiuti alla sicurezza, dai parcheggi alla viabilità. Noi siamo pronti".