Quasi non ci si crede. A distanza di oltre un anno e mezzo dal concerto di Bruce Springsteen al parco Bassani, arriva una richiesta di accesso agli atti. A protocollarla, la capogruppo pentastellata Marzia Marchi. L’antipasto di questo orientamento lo si era visto lunedì nel corso della seduta del Consiglio Comunale, quando proprio la grillina aveva chiesto delucidazioni all’assessore alla Cultura, Marco Gulinelli sul maxi evento del maggio 2023. Ieri, è arrivata l’ufficializzazione della richiesta. Il dubbio sollevato dall’esponente di opposizione, riguarda il report elaborato dall’Osservatorio Grandi eventi dell’Università di Ferrara. "Si chiede – così Marchi – di ricevere copia del report dell’Università di Ferrara relativo all’indotto del concerto di Bruce Springsteen svoltosi al Parco Urbano, mostrato dall’assessore Gulinelli nel corso della seduta del consiglio comunale di lunedì 2 dicembre scorso". Parallelamente, i grillini si addentrano nella valutazione del Piano urbanistico generale. "Il piano presenta numerose criticità – premette il coordinatore provinciale, Paride Guidetti – . Uno dei principali problemi riguarda la rigenerazione urbana, basata su incentivi ai privati mediante accordi operativi tra pubblico e privato. Questi interventi vengono favoriti attraverso agevolazioni fiscali, volumetriche e procedurali, ma tale approccio espone il Comune a situazioni potenzialmente problematiche. Un caso emblematico è quello dell’impianto a biometano di Villanova, approvato con una variante urbanistica che ha incluso anche la costruzione di due rotatorie. Un’altra criticità è rappresentata dall’assenza di interventi strutturali per affrontare la crescente domanda di edilizia popolare. Il piano lascia il mercato immobiliare privo di regolamentazioni adeguate, consentendo speculazioni sugli affitti, che gravano in particolare su studenti e case vacanza". Insomma dalla prospettiva dei pentastellati "il nuovo Pug, pur dichiarando l’intento di rilanciare l’economia urbana attraverso investimenti privati, rischia di sacrificare obiettivi ambientali". "Si sta disegnando la città dei prossimi vent’anni, ma, al di là delle dichiarazioni di intenti – conclude Guidetti – non si intravedono misure concrete per invertire la rotta rispetto a un modello di sviluppo che ha già segnato Ferrara".
CronacaBruce, la polemica infinita. I dubbi dei Pentastellati:: "Ora il report sull’indotto"