REDAZIONE FERRARA

"Botte e minacce" In tre a processo

LIDO DEGLI ESTENSI

L’affare immobiliare va a monte e loro cercano di rifarsi. Come? Con la violenza. Tentando di ottenere denaro e alcuni oggetti di lusso al presunto responsabile di quel buco nell’acqua. Responsabili di quei fatti, secondo la procura, sarebbero tre uomini di 39, 44 e 51 anni, assistiti dagli avvocati Giacomo Forlani, Stefano Scafidi e Luca Andrea Brezigar. Il trio, a cinque anni dai fatti, è finito a processo con accuse molto pesanti. Sono infatti imputati a vario titolo di tentata estorsione, rapina e lesioni. Reati che si sarebbero consumati al Lido degli Estensi ai danni di un immobiliarista sessantenne, costituito parte civile con l’avvocato Francesco Baccaro.

L’episodio centrale di questa vicenda, secondo la ricostruzione degli inquirenti, si sarebbe verificato il 23 aprile del 2015. I tre imputati si sarebbero presentati nell’ufficio dell’immobiliarista insieme a un quarto soggetto non identificato. Tre di loro sono entrati e uno è rimasto fuori a fare da palo. La vittima sarebbe stata ripetutamente minacciata di morte e aggredita con schiaffi, calci e pugni da parte di uno degli imputati. Un assalto che all’imprenditore, riuscito a sfuggire a fatica al pestaggio, è costato una serie di traumi giudicati guaribili in dieci giorni. Stando alla tesi della procura, il raid avrebbe avuto lo scopo di ottenere un risarcimento per quell’affare finito male. Un ‘ristoro’ che sarebbe consistito in una somma di denaro non meglio specificata (superiore comunque a diecimila euro) in un Rolex, in un computer e in un bracciale di platino. A queste contestazioni se ne aggiunge poi un’altra, a carico soltanto di uno dei tre imputati. Secondo la procura quest’ultimo, in più occasioni, avrebbe minacciato l’immobiliarista sia di persona che attraverso messaggi dal suo profilo Facebook ("... non avrai mai pace". "Ti stiamo aspettando con ansia al Lido". "... il tuo cabrio lo facciamo alla griglia insieme al guidatore" e altro ancora). Il tutto per ottenere quella somma di denaro come risarcimento danni. Il caso è approdato in tribunale.

Federico Malavasi