FEDERICO MALAVASI
Cronaca

Botte e minacce dopo la lite in strada. Il pm: "Condannate padre e figlio"

A seguito di un diverbio sulla Super, gli imputati avrebbero inseguito e aggredito la persona offesa. Secondo l’accusa, dopo aver bloccato l’altra vettura hanno preso a pugni il conducente dal finestrino.

Una banale lite stradale, un inseguimento lungo la Superstrada e, infine, botte e minacce. Quello che ha avuto come protagonista suo malgrado un 59enne ferrarese è l’incubo di tanti automobilisti. I fatti, avvenuti il 14 luglio del 2023 lungo la Superstrada, direzione mare, sono ora al centro di un processo davanti al giudice di pace Anita Corsini. Imputati per lesioni e minacce sono padre e figlio albanesi di 54 e 24 anni, entrambi residenti in città. Il processo a loro carico è arrivato ieri alle battute conclusive con la discussione delle parti. La procura ha chiesto per entrambi la condanna al pagamento di seicento euro mentre il legale della vittima, l’avvocato Elena Smanio, nell’associarsi alla procura ha aggiunto l’istanza di una provvisionale. Dopo l’arringa del difensore degli imputati, il giudice ha rinviato al 28 maggio per eventuali repliche e sentenza.

La vicenda al centro del procedimento si è verificata nell’estate di due anni fa. Siamo lungo la Superstrada. Padre e figlio stanno viaggiando verso il mare, così come il 59enne, in auto con moglie e figlia. A un tratto, l’auto dei due imputati si trova immediatamente dietro a quella della persona offesa e la segue a distanza ravvicinata. Il 59enne inizia a sentirsi tallonato da quella vettura ma, a causa del traffico intenso, non riesce a lasciare la corsia di sorpasso spostandosi sulla destra. Infastidito dalla ‘pressione’ dell’altra macchina, si lascia così andare a un gesto di stizza nei confronti degli occupanti. È la scintilla che, secondo le ricostruzioni accusatorie, fa scattare la violenza. Padre e figlio seguono il 59enne per una decina di chilometri, fino a quando questo non mette la freccia per uscire allo svincolo di Comacchio. I due gli sono dietro ma, grazie a una manovra, riescono a balzargli davanti. Le due auto si fermano e la situazione degenera. I due imputati – questa la ricostruzione della procura – raggiungono la macchina del 59enne il quale abbassa il finestrino senza però riuscire a fare altro. Viene infatti immediatamente travolto da pugni al volto, al collo e al torace (con contusioni varie giudicate guaribili in cinque giorni) e da una sequela di minacce ("Ti ammazzo, ti ammazzo").

Dopo l’aggressione scatta la denuncia. Gli inquirenti riescono a identificare i presunti responsabili i quali, concluse le indagini, finiscono a giudizio davanti al giudice di pace. Sentita la versione degli imputati e le conclusioni delle parti, il giudice si appresta ora a emettere il verdetto. Padre e figlio non sono volti nuovi per le cronache giudiziarie. Di recente sono infatti comparsi davanti al giudice per un’altra aggressione (con tanto di pugnale) ai danni di un gruppo di ragazzi a Pontelagoscuro.