FEDERICO MALAVASI
Cronaca

Botte e coltellate dopo la lite. In quattro finiscono a processo

Al centro del procedimento un’aggressione avvenuta a Pontelagoscuro, in aula parlano le vittime "Tutto è nato da una discussione per una ragazza. Il mio amico è stato gettato nel fosso e pestato".

Una spedizione punitiva con coltello e tirapugni dopo una lite per una ragazza. Sono, secondo il racconto delle vittime, i contorni dell’aggressione avvenuta il 10 giugno del 2022 in via Padova, a Pontelagoscuro, della quale hanno fatto le spese due giovani, uno colpito a calci e pugni e l’altro scaraventato in un fosso e pestato. Per quei fatti sono ora a processo quattro albanesi tra i 22 e i 53 anni, imputati a vario titolo di lesioni e minacce. Il processo per quella notte di violenza è entrato nel vivo ieri mattina davanti al giudice Giuseppe Palasciano, con il racconto di tre delle quattro persone offese. Il primo testimone a rispondere alle domande ricorda che quella sera era con gli amici a Vigarano, quando ha ricevuto una telefonata della madre in lacrime. "Mi disse che c’erano delle persone che mi stavano cercando – racconta –. Così sono tornato a casa insieme ai miei amici e trovo questi soggetti. Ho sentito uno di loro chiedermi se ero stato io a picchiare un ragazzo, poi sono stato raggiunto da alcuni pugni". Il giovane spiega poi che uno degli aggressori, il più anziano, impugnava un grosso coltello ("una baionetta") e un altro aveva un tirapugni. "Ci dicevano ‘siamo albanesi, vi ammazziamo’" aggiunge il testimone, spiegando poi quale sarebbe stato il movente di quell’aggressione. "Prima c’era stata una lite in piazza a Pontelagoscuro – prosegue –, tutto per una ragazza. Era coinvolto un mio amico". Ed è proprio questo amico, sempre stando alle ricostruzioni dei testimoni, che il gruppo di aggressori stava cercando quella sera, a quanto sembra per dargli una lezione dopo l’alterco precedente.

Il racconto prosegue con l’arrivo, al culmine della zuffa, della persona che gli albanesi stavano cercando, un giovane di origine pachistana. Quest’ultimo, che vive poco distante, giunge sul posto con in mano una mazza da cricket. I quattro imputati, secondo le accuse, gli si scagliano addosso. È il secondo testimone – un giovane che si trovava a Vigarano con la prima vittima e che lo ha accompagnato a Pontelagoscuro dopo la chiamata della madre – a entrare nei dettagli di questa nuova fase della violenta colluttazione. "Arrivati in via Padova mi sono trovato davanti una persona che mi ha puntato un coltello alla gola – spiega –. Quando è uscito l’altro ragazzo lo hanno aggredito in quattro. Lo hanno spinto dentro un fosso e lo hanno colpito con calci, pugni e con il coltello. All’arrivo dei carabinieri e del 118, gli aggressori erano già tutti scappati". Il caso tornerà in aula il 12 maggio per ascoltare la versione degli imputati.