Quest’anno le bollette potrebbero costare care all’intero sistema imprenditoriale della nostra provincia già sotto pressione per l’onda della crisi che ha investito Berco, ex Tollok, Petrolchimico. A livello regionale i rincari per il 2025 di luce e gas interesseranno le aree che presentano i consumi maggiori. Tra queste l’Emilia Romagna con un aggravio di 1,6 miliardi. E’ quanto emerge da uno studio della Cgia di Mestre, che si basa su un’ipotesi del prezzo medio dell’energia elettrica nel 2025 di 150 euro per MWh e del gas a 50 euro per Mwh. La variazione di spesa rispetto all’anno scorso interesserà maggiormente l’energia elettrica del gas. Per l’elettricità, in Emilia Romagna i costi aggiuntivi saranno di +986 milioni. Per il gas, salto di +660 milioni. Con un’eventuale impennata delle bollette, i settori più colpiti saranno metallurgia (acciaierie, fonderie, ferriere); commercio (negozi, botteghe, centri commerciali); cinema, teatri, discoteche, lavanderie, parrucchieri, estetiste; alimentari (pastifici, prosciuttifici, panifici, molini); alberghi, bar e ristoranti. E la chimica. Cinema, ci risiamo. "Abbiamo già dato", risponde decisa Simona Salustro, titolare di tre multisala, Cinepark di Cento, il cinema Apollo a Ferrara e il Cinepark di Comacchio. L’imprenditrice di aumenti in bolletta non vuole sentirne parlare. "Ricordo a tutti – riprende –, se qualcuno già lo ha dimenticato, che il mondo del cinema ha pagato a caro prezzo durante l’emergenza Covid. Siamo stati uno dei settori più colpiti. Così assai difficile è stato anche il periodo dei precedenti rincari di luce e gas, con bollette stratosferiche che hanno rischiato di minare la nostra attività. Attività, anche questo voglio ricordarlo, che è cultura. Lo dico in modo chiaro, davanti ad aumenti esponenziali il settore non sarà in grado di farcela. E, lo anticipo, se questi rincari si verificano le istituzioni devono dimostrare di essere al nostro fianco, non solo a parole. Mi riferisco a tutti, dalle istituzioni locali fino al governo. Dopo anni difficili, stiamo risalendo la china, abbiamo davanti buone prospettive. Ma non riusciremmo a resistere sotto il peso delle bollette alle stelle".
Dal cinema alle discoteche. Si chiamano Giardini Sonori, sono a Pontelagoscuro. Erano avvolti nel degrado, una spessa coperta sulla febbre del sabato sera, suoni beat e da balera. Poi in via della Ricostruzione 95, sull’argine del Po, arriva un gruppo di ragazzi. Sono una decina, dai 19 ai 23 anni, tutti studenti. C’è tra loro chi va alle superiori, chi fa l’università, chi si sta per laureare. Ce la fanno, i Giardini rinascono. I ballerini tornano in pista, per l’ultimo dell’anno fanno il botto. Un fiume di gente. "Paghiamo già adesso oltre 3mila euro per la bolletta dell’energia elettrica, qui tutto funziona con la corrente, non abbiamo il gas. Un aumento sarebbe difficile da affrontare. Saremmo costretti a risparmiare su alcune voci per non aumentare il costo del biglietto d’ingresso", spiega Alessio Saletti, tra gli ideatori della rinascita dei Giardini. Il futuro promette bene. "Abbiamo già pronto il calendario degli eventi per i prossimi mesi", precisa. Tra gli organizzatori ci sarà Paolo Guerri per le serate over 30 di ballo. Insieme a Nicolò Zanetti, manager. L’incubo dei costi alle stelle rischia di guastare la festa di questo gruppo di giovani che ha fatto risorgere un lungo dimenticato. "Piano piano ci stiamo anche ampliando, questi rincari annunciati non ci volevano proprio. In qualche modo riusciremo ad affrontarli".
m. b.