
Ieri mattina, davanti alle macerie della palestra bocciofila demolita per fare spazio alla Stazione di Posta, si sono ritrovati gli...
Ieri mattina, davanti alle macerie della palestra bocciofila demolita per fare spazio alla Stazione di Posta, si sono ritrovati gli esponenti di Fratelli d’Italia per ribadire il loro ‘no’. Francesca Caldarone ha chiarito che si tratta di una protesta contro la demolizione della storica palestra "sostituita da un dormitorio per migranti e persone con dipendenze" e ha accusato sindaco e Pd di aver preso la decisione "senza ascoltare i cittadini", nonostante una raccolta firme e richieste di confronto. È poi Alessandro Guaraldi a ricordare la possibilità di progetti alternativi e a criticare le "non risposte" e la "inadeguata convivenza forzata di persone fragili". Non ultimo, l’esponente di Fd’I lamenta l’assenza di ascolto da parte dell’amministrazione "che ha ignorato una raccolta di oltre 700 firme e le richieste di confronto con i cittadini". Poi Marco Pettazzoni ha ricordato che l’amministrazione Accorsi è stata eletta con solo il 40% dei voti, accusando la giunta di portare avanti il progetto del dormitorio senza ascoltare opposizione e cittadini. Pur riconoscendo il valore etico dell’aiuto sociale, Guaraldi ne contesta l’efficacia: "Sarà gestito da una cooperativa con logiche economiche, ospiterà migranti o persone con percorsi problematici, senza controllo su cosa faranno". In ultimo Diego Contri, che critica la posizione del dormitorio, troppo vicina a una struttura che accoglie donne vulnerabili, con il rischio di farle convivere con persone potenzialmente pericolose.
l. g.