REDAZIONE FERRARA

"Bocciata la clausola antifascista, in questa città è ancora un tabù"

Non passa in consiglio comunale la ’clausola antifascista’, una bocciatura che non piace ad Anna Zonari, consigliera comunale de ’La comune’....

Anna Zonari, consigliera comunale de ’La comune’ La maggioranza ha votato contro, due consiglieri di minoranza si sono astenuti

Anna Zonari, consigliera comunale de ’La comune’ La maggioranza ha votato contro, due consiglieri di minoranza si sono astenuti

Non passa in consiglio comunale la ’clausola antifascista’, una bocciatura che non piace ad Anna Zonari, consigliera comunale

de ’La comune’. La maggioranza ha votato contro, due consiglieri di minoranza si sono astenuti.

"Nel consiglio del 16 dicembre – ricostruisce la vicenda –, come La Comune e Gruppo Anselmo, abbiamo presentato una mozione per dichiarare ’Ferrara antifascista’ e inserire nei regolamenti comunali una causale che avrebbe consentito di modificare i regolamenti per la concessione di spazi e aree pubbliche del territorio comunale, inserendo una clausola antifascista che preveda che tutti i richiedenti di concessioni, autorizzazioni o l’uso di beni comunali (compresi spazi pubblici, suolo pubblico, vendita di proprietà comunale, patrocini o contributi di qualsiasi entità, comprese le esposizioni pubblicitarie) debbano dichiarare di riconoscersi nei principi della Costituzione e dello Statuto Comunale, di ripudiare il fascismo e ogni forma di totalitarismo, di condannare ogni forma di violenza. In una breve scansione di tempo, a Ferrara è stata aperta la prima sede di Forza Nuova in Emilia Romagna ad inizio ottobre in zona Aeroporto. A novembre sono state segnalate due ronde notturne cosiddette ’anti degrado’ in zona Gad. Queste ultime iniziative pare vengano da movimenti non istituzionali di estrema destra che hanno come obiettivo quello di segnalare dove la presenza dell’immigrazione ha generato degrado, per consentire agli italiani di riappropriarsi dei quartieri. Questi eventi – prosegue – hanno suscitato preoccupazione e allarme tra le persone. Per arginare il diffondersi di queste ideologie di odio, già diversi comuni italiani, come Brescia, Verona, Vicenza e Milano, hanno da tempo adottato clausole antifasciste nei propri regolamenti comunali, clausole dichiarate legittime dal Consiglio di Stato. Purtroppo questa proposta è stata interpretata come una forma di propaganda. A Ferrara la parola antifascismo sembra ancora un tabù".