REDAZIONE FERRARA

"Biogas, il Comune non ha occultato i documenti"

L'assessore all'ambiente di Vigarano, Francesca Lambertini, respinge le accuse sulle modifiche alla centrale a biogas, sottolineando la trasparenza delle procedure e il rispetto delle regole. L'autorizzazione è stata negata e la centrale può operare solo con trinciato di mais e sorgo. Il Difensore Civico ha respinto le lamentele di Marco Falciano.

"Biogas, il Comune non ha occultato i documenti"

"Il respingimento della domanda fatta da Ca’ Bianchina è frutto del lavoro scrupoloso fatto dagli organi preposti. Ognuno per la sua competenza. Non c’è nessun primo della classe e nessuno che copia ed è sempre apprezzato il lavoro di tutti". L’assessore all’ambiente del comune di Vigarano Francesca Lambertini fa chiarezza sulla vicenda della richiesta di modifica dell’autorizzazione della centrale a biogas di Via Frattina e sugli attacchi ricevuti da Marco Falciano a nome del Gruppo Informale per la tutela della salute e del territorio. E aggiunge: "Non c’è nessun oscuro progetto di occultare documenti ma semplicemente un doveroso lavoro che rispetta regole a salvaguardia degli interessi di tutti". La limpidezza degli atti e delle procedure: "I documenti sono stati dati a tutti quelli che ne hanno fatto richiesta e ne avevano diritto – sottolinea l’assessore - e ciò è dimostrato proprio dal fatto che una volta sistemata la richiesta poi sono stati dati anche a Falciano". La procedura si è conclusa con un diniego: "Arpae, che è l’organo deputato al rilascio o alla modifica dell’autorizzazione – spiega la Lambertini - ha respinto la richiesta. Quindi ad oggi la centrale a biogas può lavorare solo con trinciato di mais e sorgo esattamente come era stata autorizzata". L’azienda aveva richiesto per ben tre volte la modifica: nel settembre 2022, in marzo 2023 e in giugno 2023. "Proprio da questo iter lungo che si è concluso con il ‘no’ – fa notare la Lambertini - dimostra che il Comune si occupa con scrupolo delle problematiche ambientali". E ancora: "E’ necessario chiarire che il Difensore Civico dell’Emilia Romagna, il 4 gennaio scorso, ha risposto molto chiaramente alle doglianze Falciano: ’In virtù di quanto sopra, il Difensore civico – si legge – rigetta il riesame ritenendo che l’accesso all’ulteriore documentazione richiesta necessiti di una motivazione idonea a dimostrare l’interesse diretto’".

Claudia Fortini