Ieri mattina si è svolto l’interrogatorio di garanzia da parte del gip Silvia Marini nei confronti di Natalino Buzzi, padre di Davide, il tatuatore 43enne ucciso al Big Town la sera del primo settembre del 2023. L’interrogatorio è arrivato a seguito della notifica a Natalino Buzzi del divieto di avvicinamento a Giuseppe Di Gaetano, settantenne imputato per l’omicidio del 43enne insieme al figlio Mauro, titolare del locale.
Le vicende che hanno portato all’emissione della misura firmata dal giudice Danilo Russo avrebbero origine dai video caricati nel corso dei mesi dal padre della vittima sulla propria pagina Facebook, alla cui pubblicazione seguivano puntualmente decine di commenti. Quei filmati in cui l’uomo parlava del fatto di sangue erano finiti sin da subito all’attenzione della procura per alcuni contenuti ritenuti sopra le righe.
Ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso sarebbe stata la recente pubblicazione sul profilo di Buzzi della foto di Giuseppe Di Gaetano, scattata (non è chiaro da chi) durante una delle udienze del processo in Assise. L’avvocato di Buzzi, Andrea Zamperlin, difende il suo cliente: "Appena tre commenti in quindici mesi dovuti allo sconforto e, per di più, non erano assolutamente riferiti a Di Gaetano. Non solo, il mio cliente ha cancellato il proprio profilo Facebook. Inoltre, nei suoi commenti Buzzi invocava solidarietà e giustizia. L’altra cosa che non capiamo è come potrebbe il mio cliente danneggiare lo stile di vita di persone detenute, difficilmente avvicinabili da chiunque. Ripeto: Buzzi ha cancellato il suo profilo Facebook proprio per non cadere in altri fraintendimenti".