Nessun passo indietro da parte dell’Azienda. La procedura di licenziamento per 480 lavoratori della Berco di Copparo resterà aperta, così come la disdetta del contratto aziendale scattata dalla giornata di ieri. È stata questa la risposta dei vertici aziendali alla richiesta di ritiro della procedura, avanzata al Tavolo regionale dello scorso 25 ottobre, dalle organizzazioni sindacali, dall’assessore regionale Vincenzo Colla, dal sindaco di Copparo Fabrizio Pagnoni e dal presidente della provincia di Ferrara Daniele Garuti, giunta nel tardo pomeriggio di giovedì. Non appena ricevuta la comunicazione, le segreterie provinciali di Fiom Cgil, Fim Cisl, Uilm e Rsu hanno annunciato il prosieguo della mobilitazione, con sciopero e presidio dinanzi ai cancelli dello stabilimento di via I Maggio. E nella stessa giornata di martedì, una delegazione di lavoratori sarà a Roma, dinanzi alla sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, dove si riunirà il tavolo nazionale sulla vertenza Berco alla presenza del ministro Adolfo Urso. "Un tavolo su cui ora dobbiamo riporre tutte le speranze", ha commentato il primo cittadino copparese Fabrizio Pagnoni, pronto anch’esso recarsi nella Capitale il 5 novembre: "In un comunicato, Berco ha fatto sapere di essere disponibile a "proseguire il confronto con le Organizzazioni sindacali e le istituzioni per trovare punti di accordo che minimizzino l’impatto sociale delle misure urgenti e necessarie" e che "all’apertura di un tavolo di negoziazione con proposte strutturate, si impegna a considerare il ritiro o la modifica della procedura di licenziamento". Nonostante queste parole, di fatto l’azienda non ha ritirato la procedura di licenziamento collettivo: la revoca di quell’atto era presupposto per avviare un confronto fattivo ed era necessaria per affrontare il tavolo convocato al ministero il prossimo 5 novembre, su cui ora dobbiamo riporre tutte le speranze". La strada, dunque, resta in salita. Pagnoni rimarca la vicinanza a lavoratrici e lavoratori "in tutte le azioni che vorranno intraprendere". Per la candidata del Pd al Consiglio regionale, Carlotta Gaiani, "la posizione di chiusura al dialogo della Berco, che ha confermato i licenziamenti, non può restare senza una risposta da parte di tutta la comunità ferrarese. Sosteniamo in tutti i modi, anche contribuendo alle raccolte di fondi a sostegno della mobilitazione, i e le dipendenti che, ancora il 4 e il 5 novembre, sciopereranno per difendere il posto di lavoro e quello che è un importante presidio sociale ed economico".
Valerio Franzoni