VALERIO FRANZONI
Cronaca

Berco, nuovo vertice in Regione: "Deve ripartire subito il confronto"

Copparo, oggi alle 14 si riunirà il tavolo di salvaguardia con l’assessore Paglia e le organizzazioni sindacali "Ci sono trenta giorni di tempo e l’obiettivo è riaprire la trattativa con la multinazionale Thyssenkrupp".

Uno dei presidi dei lavoratori davanti alla Berco

Uno dei presidi dei lavoratori davanti alla Berco

Trenta giorni di tempo. È questo il termine fissato per trovare un accordo in sede istituzionale che possa scongiurare il licenziamento di 247 lavoratrici dello stabilimento Berco di Copparo. Oggi alle 14, nella sede della Regione Emilia-Romagna in viale Aldo Moro a Bologna, si riunirà il tavolo di salvaguardia dell’azienda presieduto dall’assessore regionale al Lavoro Giovanni Paglia, cui sono invitati i vertici del gruppo che fa capo alla multinazionale tedesca Thyssenkrupp, le organizzazioni sindacali di Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil, il sindaco di Copparo Fabrizio Pagnoni e il presidente della Provincia di Ferrara Daniele Garuti. L’obiettivo sarà quello di far ripartire il confronto tra parti sociali e Azienda, le cui posizioni sono ancora distanti. Lo testimonia la "fumata nera" scaturita a seguito del tavolo che si è tenuto lunedì scorso in Confindustria a Ferrara, nell’ultimo dei 45 giorni di trattative in sede sindacale previsto nell’ambito della procedura di licenziamento collettivo avviata unilateralmente da Berco. Una "doccia gelata" per i dipendenti dello stabilimento, impegnati nella mobilitazione e che hanno già superato le 300 ore di sciopero, compiendo un enorme sacrificio sotto l’aspetto economico per difendere l’occupazione, il salario e garantire prospettive allo storico sito produttivo. Nelle assemblee di lunedì, i segretari territoriali di Fim, Fiom e Uilm hanno ribadito le loro richieste ai vertici di Berco, ossia il ritiro della procedura di licenziamento, per favorire il successivo avvio di un percorso di revisione del Contratto integrativo aziendale "senza pistole puntate alla tempia"; l’Azienda, dall’altra parte, ritiene la rivisitazione in tempi brevi del Contratto una condizione imprescindibile per il ritiro della procedura di licenziamento. Ora le organizzazioni sindacali, così come i lavoratori, confidano nella fase di confronto istituzionale. E in tal senso è chiaro l’obiettivo dell’assessore regionale Paglia, dichiarato martedì in una nota: "Insieme a tutte le altre Istituzioni coinvolte nella crisi della Berco ci attiveremo già nelle prossime ore affinché prevalga la ragionevolezza e si tolga dal tavolo la minaccia dei licenziamenti. Si può discutere di tutto, ma non giocare con la vita delle persone". Nel frattempo, le segreterie nazionali di Fim, Fiom e Uilm hanno interpellato anche il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, affinché vengano richiamate al tavolo Berco e Thyssenkrupp "per riprendere un confronto che individui una strategia di prospettiva ed eviti un tragico epilogo della situazione".

Valerio Franzoni