Era attesa per oggi la risposta da parte di Berco spa alla richiesta di ritiro della procedura di licenziamento per 480 lavoratori dello stabilimento di Copparo, avanzata da organizzazioni sindacali e istituzioni locali nel corso dell’incontro in Regione dello scorso 25 ottobre. Obiettivo della richiesta era quello di avviare un confronto più sereno al tavolo nazionale sulla vertenza, convocato per martedì al Ministero dello Imprese e del Made in Italy (Mimit) a Roma. Nel tardo pomeriggio di ieri, con una nota, è arrivata l’attesa risposta, con la quale i vertici aziendali ribadiscono la loro disponibilità all’avvio di una trattativa, ma a quanto si evince, almeno per ora, la procedura rimarrà aperta. "Berco spa, Azienda storica e leader globale nella produzione di sottocarri per macchine movimento terra con sedi a Copparo e Castelfranco Veneto, conferma la propria disponibilità a proseguire il confronto con le Organizzazioni sindacali e le istituzioni per trovare punti di accordo che minimizzino l’impatto sociale delle misure urgenti e necessarie – si legge -. Negli incontri delle scorse settimane, l’azienda ha presentato proposte strutturate per ridurre l’impatto sociale, ma ha incontrato resistenza alla negoziazione. Per questi motivi l’Azienda prosegue nel percorso di risanamento nel rispetto della procedura di legge. Berco spa ribadisce la propria disponibilità a trovare soluzioni per ridurre l’impatto sociale e, all’apertura di un tavolo di negoziazione con proposte strutturate, si impegna a considerare il ritiro o la modifica della procedura di licenziamento". Disattesi, dunque, gli auspici espressi dalle istituzioni e dalle organizzazioni sindacali. In un comunicato, firmato dalle segreterie provinciali di Fiom Cgil, Fim Cisl, Uilm e dalle Rsu, si rileva che "Berco, con l’ennesima lettera, comunica alle istituzioni regionali nella persona dell’assessore Vincenzo Colla, alle organizzazioni sindacali, alle Rsu e a tutti i dipendenti, che non ritirerà la procedura di licenziamento collettivo, nè la disdetta della contrattazione aziendale. Il board a parole dichiara la sua disponibilità al confronto, ma nei fatti mantiene la scure dei licenziamenti sul collo delle lavoratrici e dei lavoratori, dimostrando sprezzo verso tutti i dipendenti e continuando a scaricare sul sindacato la responsabilità di non poter procedere ad un negoziato". Dunque proseguirà la mobilitazione: lunedì e martedì sciopero con presidio davanti allo stabilimento. Martedì una delegazione manifesterà a Roma dinanzi al Mimit, in concomitanza con l’incontro alla presenza del ministro Urso. Il sindaco di Copparo Pagnoni: "Continueremo a essere con i lavoratori nelle azioni che intraprenderanno".
CronacaBerco, la doccia fredda: "Restano i licenziamenti. Ma pronti alla trattativa"