VALERIO FRANZONI
Cronaca

Berco, fumata nera dopo l’incontro tra sindacati e azienda

L'incontro tra sindacati e direzione aziendale di Berco si conclude con una "fumata nera". Le parti non trovano accordo sulle questioni industriali e di licenziamento, rimandando la discussione al Ministero.

Berco, fumata nera dopo l’incontro tra sindacati e azienda

Il giorno più nero: l’annuncio dei 480 licenziamenti alla Berco

Si è concluso con una "fumata nera", l’incontro tra i rappresentanti nazionali e territoriali di Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm e la direzione aziendale di Berco. A riferirlo, in una nota, sono gli stessi sindacati al termine del tavolo che si è tenuto ieri in videoconferenza, e che era stato prefissato a seguito dell’incontro del 5 novembre scorso al Ministero delle Imprese e del Made in Italy. In quell’occasione, con la sospensione della procedura di licenziamento di 480 lavoratori della sede di Copparo (più altri 70 annunciati per il sito di Castelfranco Veneto), il ministro Adolfo Urso aveva chiesto alle parti di avviare un confronto per superare la procedura e individuare una possibile soluzione industriale e sociale alternativa. "Purtroppo – riportano le organizzazioni sindacali - il confronto fra le parti non ha prodotto nessun avanzamento. Fim, Fiom e Uilm si sono rese disponibili a verificare le condizioni di poter concordare una mobilità "volontaria" e poter affrontare le questioni industriali e quelle relative alla contrattazione aziendale disdettata unilateralmente dalla direzione aziendale. L’azienda ha invece riconfermato la volontà di prevedere esclusivamente una finestra temporale in cui poter effettuare i licenziamenti con la non opposizione, ma riservandosi la possibilità di poter continuare il licenziamento unilaterale della eventuale restante parte a completamento a 480 a fine scadenza della procedura". La proposta aziendale è stata giudicata insufficiente dai sindacati, "e anche incoerente con gli auspici e le indicazioni dichiarate dal ministro Adolfo Urso e dai responsabili dell’unità di Crisi del Mimit". E rimandano la discussione all’incontro già fissato al Ministero per il 14 novembre, per cercare di "creare le condizioni per un possibile accordo nell’interesse dei lavoratori e per la salvaguardia degli stabilimenti di Copparo e Castelfranco Veneto". Con l’esito del tavolo di ieri, per le tre sigle sindacali acquista maggior significato la manifestazione dell’11 novembre con sciopero di 8 ore per la provincia di Ferrara "Contro la crisi del settore metalmeccanico nel territorio", che partirà dinanzi ai cancelli Berco alle 9.15. L’invito a partecipare giunge anche dal sindaco di Copparo Fabrizio Pagnoni che si dice "più che rammaricato: sono deluso e amareggiato dall’esito negativo del tavolo" e registra come "le parti sono ancora distanti e, soprattutto, non è stata ritirata dall’azienda la procedura collettiva di licenziamento, né è stata espressa alcuna intenzione in tal senso". L’unica possibilità, a suo parere, è "continuare a lottare per la tutela dei posti di lavoro e per una coscienziosa politica di continuità aziendale".