CRISTINA RUFINI
Cronaca

Badanti, i numeri in provincia a Ferrara: oltre tremila quelle regolari. L’identikit: ultrasessantenne e prevalentemente straniera

Si tratta ovviamente di coloro che sono censite dall’Inps e quindi assunte secondo la legge. Boom di contratti negli anni Covid, poi l’inizio del calo dal 2022 e proseguito lo scorso anno

La presenza delle badanti in provincia di Ferrara: i numeri

La presenza delle badanti in provincia di Ferrara: i numeri

Ferrara, 24 agosto 2024 – Da anni ormai sono una presenza fissa in molte case italiane. Supporti essenziali per assistere anziani non più autosufficienti, oppure persone più giovani ma con problemi ad accudirsi autonomamente, quando i familiari da soli non ce la fanno, soprattutto per impegni di lavoro.

Un esercito ormai, considerando che nel Belpaese sfiorano quasi il mezzo milione di unità: nel 2023, infatti, secondo i dati Inps sono state stimate in 413.697, in calo comunque rispetto all’anno precedente, 2022, quando erano 432.667. E stiamo parlando di numeri che raffigurano la situazione di coloro che in qualche modo e per un periodo di tempo sono state regolarizzate, cioè coloro che abbiano ricevuto almeno un versamento contributivo nel corso dell’anno, oppure in un trimestre. Ma a margine di queste cifre ufficiali, c’è un sottoposco di prestazioni non regolari, che probabilmente viene stimato in crescita che fa da contraltare alla diminuzione delle posizioni regolari, riscontrata dal 2022. Sottobosco illegale che espone le stesse badanti a cadere nella rete di chi poi cerca di fare soldi sostituendosi ai canali ufficiali per reclutare personale: i cosiddetti caporali. Ne è un esempio recente l’ultima indagine coordinata dalla procura di Bologna, che ha portato all’arresto di tre sfruttatori che avevano operato anche in provincia di Ferrara.

In provincia

 La situazione in territorio estense rispecchia un po’ l’andamento nazionale: con un calo di badanti regolari negli anni 2022 e 2023, rispetto al boom che si era verificato durante il periodo covid, 2020 e 2021. In totale, predendo in esame i dati dell’Osservatorio Inps dello scorso anno, in provincia di Ferrara sono state registrate 3.136 badanti, in diminuzione rispetto alle 3.294 dell’anno precedente e ancora di più rispetto agli anni pandemici, 2020 e 2021 che hanno visto rispettivamente 3.565 e 3.598 lavoratrici regolarmente assunte per badare ad anziani e persone non autosufficienti.

L’identikit

 Non è certo una sorpresa che la stragrande maggioranza di badanti sia di nazionalità straniera, spesso di Paesi dell’Est Europa, ma non solo. Infatti sul totale di 3.136, sempre riferendoci allo scorso anno, ben 2.718 sono straniere, provenienti da vari Paesi e soltanto 418 italiane. E non sorprende che siano prevalentemente donne straniere non più giovanissime, di mezza età e oltre. Il numero più cospicuo, infatti, che è di 662, lo troviamo tra i 60 e 64 anni, appena poco inferiore, 633, le ultrasessantacinquenni e 574 coloro che rientrano nella fascia tra 55 e 59 anni. Non è invece una frontiera di lavoro che viene vista come possibile dalle giovanissime: la fascia di età con il numero più inferiore è infatti quella compresa tra 20 e 24 anni, che si attesta a 33 unità, che sale di poco a 44 bandanti, coloro che rientrano tra i 25 e 29 anni. Si iniziano a trovare numeri un pò più consistenti, oltre cento unità, tra i 35 e 39 anni.

I sussidi

ll bonus badanti di 200 euro è biennale ed è scattato dal primo aprile scorso e dura fino al 31 dicembre 2025. Spetta sia in caso di prima assunzione sia di trasformazione a tempo indeterminato. L’esenzione non è invece concessa se risulta cessato un rapporto di lavoro tra il badante e la famiglia che accede allo sgravio da meno di sei mesi.