ANDREA MAGGI*
Cronaca

Atto d’accusa di Maggi: "Lavoro incessante. Ma il sindaco Fabbri ha premiato altri"

La lettera dell’ex assessore al Pnrr, Lavori Pubblici e allo Sport "La giunta era stata già decisa, l’indomani c’è stata la presentazione. Racconto per dovere nei confronti dei 1600 che hanno votato la lista".

Atto d’accusa di Maggi: "Lavoro incessante. Ma il sindaco Fabbri ha premiato altri"

Atto d’accusa di Maggi: "Lavoro incessante. Ma il sindaco Fabbri ha premiato altri"

"Spinto dalle centinaia di messaggi e telefonate che mi manifestano affetto, stupore e delusione per la mia mancata riconferma ad assessore, intervengo su un tema, emerso con le recenti elezioni amministrative, che è rimasto sottotraccia e che, con queste poche righe, cercherò di sviscerare. Parlo, in termini generali, della frattura che si è manifestata in ragione e a seguito delle ultime competizioni elettorali tra il "reale" e il "percepito" in ambito politico. È un tema che, solo di recente, avverto come tale, perché – mio malgrado – mi ha visto coinvolto e che ha a che fare con le logiche comunicative (aspetto che, invece, coltivo da una vita intera, sia pure in ambiti radicalmente diversi da quello politico) e con il consenso. Tranquillizzo il sindaco Fabbri: non userò le conoscenze ottenute in 5 anni per togliermi dei sassolini (o delle pietre) dalle scarpe. Si sa, la confidenza, non solo con lo strumento del telefono, può provocare brutti scherzi, se non vere e proprie crisi istituzionali. Mi limiterò a raccontare quello che (mi) è successo, anche per dovere nei confronti delle quasi 1600 persone che hanno crocettato la "Lista Maggi". Lista che nasce dal mio desiderio di portare avanti, da civico di estrazione liberale, le istanze di tante persone per bene, dando cittadinanza al mondo dei moderati (termine che non mi entusiasma) e rivendicando una autonomia, politica e culturale, rispetto alla "Lista Fabbri", coacervo elettorale molto eterogeneo (ricordo, ma gli esempi sono tanti, che l’attuale assessore Savini era in prima linea contro il progetto Feris, sostenuto invece dal vicesindaco Balboni e dallo stesso sindaco). Nasce quindi la "Lista Maggi", in accordo con Fabbri, il quale, in più occasioni e alla presenza di altre persone, e anche per iscritto, mi rassicurava circa il fatto che sarei riuscito a portare avanti tutti i progetti legati al Pnrr anche nel successivo mandato elettorale, quale componente di Giunta. Festeggio la vittoria elettorale, anche se la mia Lista non raggiunge il 3 %, necessario per eleggere un consigliere (ma la scorsa legislatura ben tre assessori non erano stati eletti) e che sarebbe comunque stata ottenuta anche senza l’apporto della Lega o di Forza Italia, e attendo – pazientemente – il mio turno per le consultazioni. Dopo due settimane, incontro alla presenza di Luca Cimarelli, il sindaco il quale mi riferisce che a breve "mi saprà dire...". La sera stessa del colloquio, mi arrivano alcuni messaggi da conoscenti del seguente tenore: "La giunta è fatta da giorni", con l’elenco delle persone che avrebbero ricoperto incarichi di governo. La giunta era stata già decisa, tanto che era stata convocata la conferenza stampa per il giorno successivo. Il resto è storia recente. Nonostante il lavoro incessante portato avanti in cinque anni (con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti) e, soprattutto, nonostante i quasi 1600 avuti ricevuti dalla lista che porta il mio nome (e quasi 500 preferenze personali) il sindaco ha premiato altre persone, una delle quali – l’assessore Fornasini – certamente da invidiare per il coraggio avuto nel chiamare miei simpatizzanti sollecitandoli a non buttare via il loro voto votando il sottoscritto. Ma non è (solo) questo il punto. Il punto, e torno alla premessa iniziale, è che Alan Fabbri, contravvenendo all’immagine perfettamente disegnata sui social network da Michele Lecci (che nel suo lavoro è un genio) non mi ha nemmeno degnato di una telefonata. A proposito di telefonate: sbeffeggiare il candidato sindaco sconfitto come ha fatto Gulinelli (credendosi vincitore pur essendo stato nominato assessore alla Cultura nel 2019 senza essere eletto - avendo ricevuto solo una quarantina di preferenze - e solo 200 in questa tornata...) è sintomatico di pochezza umana e culturale. Ringrazio il direttore generale, Sandro Mazzatorta per avermi chiesto la disponibilità per una collaborazione che, tuttavia, non intendo accettare".

*ex assessore al Pnrr,

Lavori Pubblici e Sport