Potenziare inclusione e benessere: questo il proposito con cui l’Università di Ferrara apre l’anno nuovo. Tre le iniziative strategiche che l’ateneo estense introdurrà in questi mesi al fine di garantire ai suoi studenti il diritto allo studio, riservando particolare attenzione alla salute mentale.
A partire dal prossimo ottobre sarà rinnovato il progetto Prisma, programma nazionale finanziato dal Mur per un totale di oltre 4,5 milioni di euro e orientato alla promozione dell’inclusività e del benessere psicologico all’interno delle università italiane. Prisma 2.0, del quale Ferrara è capofila e a cui hanno preso parte altri otto atenei, intende consolidare gli obiettivi raggiunti nella stagione precedente promuovendo una rete di supporto che offra alla comunità studentesca consulenze psicologiche e attività di sensibilizzazione e formazione per il personale accademico. "Lo scopo – chiarisce Paola Bastianoni, delegata alle attività per la consulenza psicologica e al counselling di Unife – è prevenire situazioni di disagio e attivarsi in risposta alle specifiche necessità degli studenti. Monitoraggio e ricerca costituiranno la base dei nostri interventi".
Si associano a questa iniziativa altri due progetti volti a supportare la comunità studentesca. "Con Be.In.Unife e Sensus – dichiara Tamara Zappaterra, prorettrice alla diversità, equità e inclusione – Unife investe significativamente nelle pari opportunità, promuovendo l’accessibilità allo studio e valorizzando il potenziale e l’autodeterminazione di ogni studente". Be.In.Unife intende supportare matricole e studenti con disturbi dell’apprendimento e disabilità attraverso innovativi strumenti digitali, corsi di metodo di studio e seminari d’inglese online. Infine, sono stati messi a punto due ulteriori strumenti, SensusAccess e SensusLibrary. "Si tratta di un’iniziativa pionieristica nel campo dell’inclusione – spiega Alessandra Annoni, Prorettrice alle biblioteche e Presidente del Sistema Bibliotecario di Ateneo – che garantisce l’accesso e la conversione di materiali didattici in diversi formati di fruizione".
Sono i dati ad avvalorare l’impegno profuso da Unife per la promozione del benessere della sua comunità: l’età media alla laurea nell’ateneo ferrarese è di 24,7, a fronte del nazionale 25,6 e del regionale 25,2. Inoltre, il 74,5% dei laureati termina in corso, contro il 62,5% nazionale e il 71,1% regionale. Così la Rettrice Laura Ramaciotti: "Il nostro obiettivo è costruire uno spazio che ponga ognuno nella condizione di esprimere le proprie potenzialità. I numeri ci danno ragione: con il contributo di tutta la comunità accademica stiamo costruendo un’Università che non lasci indietro nessuno".