MATTEO RADOGNA
Cronaca

Arquà e lettere anonime, depositati i testi

Sulla vicenda delle lettere anonime di minaccia inviate all’allora vicesindaco Nicola Lodi, il giudice Giovanni Solinas, nel dicembre scorso, aveva...

Sulla vicenda delle lettere anonime di minaccia inviate all’allora vicesindaco Nicola Lodi, il giudice Giovanni Solinas, nel dicembre scorso, aveva accolto la richiesta di patteggiamento a cinque mesi e diciotto giorni di reclusione proposta dall’imputata Rossella Arquà, finita nei guai per simulazione di reato (cioè per le lettere di minaccia che si sarebbe indirizzata a se stessa) e disposto la prosecuzione del processo per l’imputazione di minacce nei confronti dell’allora vicesindaco, che si è costituito parte civile.

Ieri l’udienza in cui il giudice Giuseppe Palasciano ha ammesso tutti i testi e rinviato il processo al 19 maggio, quando verranno sentite le parti indicate dal pubblico ministero. I fatti contestati si sarebbero verificati tra l’aprile e il giugno del 2021. Nel corso degli accertamenti coordinati dal pm Isabella Cavallari, la consigliera stessa, in sede di interrogatorio, aveva ammesso di aver simulato i rinvenimenti delle lettere contro il numero due della giunta. Ma ha anche sottolineato di non essere assolutamente responsabile della lettera che conteneva un proiettile.

Ma, soprattutto, aveva sostenuto che la parte offesa in questa vicenda avrebbe ideato con lei le lettere anonime. Su questo punto l’ex vicesindaco da sempre ha negato questo coinvolgimento. Ieri il giudice Solinas, come detto, ha ammesso tutti i testi delle due parti. Per la difesa di Arquà, gli avvocati Fabio Anselmo e Bernardo Gentile hanno presentato la loro lista dei testi. Fra gli altri spiccano Anna Ferraresi, Stefano Solaroli, Fabio Felisatti, Aldo Manfredini, Manuela Barzan.

m.r.