Argenta (Ferrara), 15 ottobre 2024 – Quei funerali bloccati in fretta e furia proprio nell’ora del cordoglio avevano suscitato stupore e interrogativi ad Argenta. Per giorni nel paese del Basso Ferrarese in molti si sono domandati perché non fosse possibile tributare l’ultimo saluto a due anziani deceduti nel reparto di Lungodegenza dell’ospedale Mazzolani Vandini. Le ragioni dello stop sono trapelate nella giornata di ieri, quando si è appreso di un’indagine aperta dalla procura su quei decessi. A quanto si apprende, il fascicolo è per omicidio e nel registro degli indagati c’è iscritto il nome di un infermiere che lavora all’ospedale argentano.
Al momento gli inquirenti sono più che abbottonati e il riserbo è massimo. Quel che si sa è che oggi verrà conferito l’incarico a un medico legale e a un tossicologo per eseguire l’autopsia sui corpi dei due anziani. Solo all’esito degli accertamenti sarà possibile chiarire le cause esatte della morte e valutare eventuali responsabilità. La lente degli inquirenti si sarebbe sin da subito concentrata su un presunto uso improprio dei farmaci somministrati.
Per capire meglio i contorni della delicata vicenda bisogna riavvolgere il nastro fino al 27 settembre. Era un venerdì e per quel giorno in duomo ad Argenta erano fissati due funerali, uno alla mattina e l’altro al pomeriggio. Ad annullare le esequie (una il giorno precedente, l’altra addirittura mentre il feretro stava per lasciare la camera mortuaria) è stata la procura, attivata su segnalazione della stessa Ausl che aveva ritenuto necessari approfondimenti su quei decessi. Da qui, le salme dei due anziani (Floriana Veronesi, 90 anni, e Antonio Rivola, 83 anni) sono state messe a disposizione dell’autorità giudiziaria per tutte le verifiche del caso. Dopo settimane di silenzio, ieri mattina si è appreso del passo avanti nell’inchiesta. Stando a quanto emerso, si indaga per omicidio, anche se ancora non si conosce l’ipotesi precisa formulata dagli inquirenti (quel che si sa è che non sembrerebbe però trattarsi di una ipotesi di colpa medica). Unico indagato, un infermiere della struttura.
Le indagini di procura e carabinieri sono finalizzate a chiarire se la morte dei due anziani sia in qualche modo correlata a un uso improprio di farmaci somministrati ai pazienti, entrambi ricoverati nel reparto di Lungodegenza post acuzie geriatrica riabilitativa. Un primo passo per fare luce su questo giallo saranno appunto gli accertamenti autoptici, il cui incarico verrà assegnato questa mattina in procura. Al conferimento, oltre al difensore dell’indagato, parteciperanno anche i legali che assistono i familiari dei deceduti. Nel frattempo, sempre ieri, i militari dell’Arma si sono presentati in reparto per acquisire cartelle cliniche, documentazione e materiali in uso ai sanitari. Interpellata, l’Ausl ha ribadito la propria “totale collaborazione agli inquirenti”, riservandosi “ogni possibile iniziativa a propria tutela”.