ARGENTA
Le indagini dei carabinieri per dare volto e nome ai malviventi che hanno picchiato e rapinato due anziani in via Spinata, partono da un’auto con targa modificata o forse rubata – accertamento da compiere – che è stata trovata nei pressi dell’abitazione presa di mira dai rapinatori. Un punto di partenza importante considerando che poco si può contare sulla descrizione degli anziani e della loro domestica, perché i malviventi avevano il volto travisato.
Tanta paura e incredulità. Si tratta di quanto traspare il giorno dopo la violenta aggressione e rapina avvenuta nella mattinata di mercoledì in via Borgo Seliciata con vittime una coppia di coniugi e la domestica. Un breve tratto di strada che si trova a pochi passi dal centro di Argenta, finestre e balconi chiusi in quasi tutte le abitazioni. In via Borgo Seliciata, i pochi residenti presenti non parlano su quanto accaduto. Uno di questi sulla porta racconta come: "Eravamo via da casa, quando siamo tornati per pranzo abbiamo notato la presenza delle auto dei carabinieri, da lì abbiamo saputo poco dopo che la coppia che abita qualche casa più avanti era stata aggredita da persone che inizialmente si erano finti dei porta lettere. Un fatto terribile, ormai si ha paura anche nello stare in casa. Bisogna fare attenzione a chi suona la porta, segnalando subito alle forze dell’ordine".
I coniugi settantenni erano in casa con la domestica quando si sono sentiti suonare la porta, con una persona che annunciava: "Dobbiamo consegnare un pacco". Poche parole prima dell’incubo. Una manciata di minuti ad alta tensione tra percosse, minacce e una casa messa a soqquadro per rubare gli averi della coppia. Il giorno dopo la donna aggredita si affaccia timidamente dal balcone al piano primo e poche parole: "Non vogliamo parlare con nessuno". Nella casa adiacente a quella dei coniugi, troviamo al piano terra una signora anziana, Alma Azzalli: "Abbiamo saputo, una cosa terribile sapere quello che hanno fatto ai nostri vicini. Ero a Ferrara al mattino e quando sono tornata c’erano macchine dei carabinieri. Non si può stare tranquilli. Circa due anni fa anche da me sono entrati i ladri in casa, hanno scardinato la porta e messo tutto sottoquadro all’interno, rubando poco e nulla". Le indagini sull’accaduto di mercoledì mattina, sono condotte dai carabinieri della compagnia di Portomaggiore insieme ai colleghi del Nucleo investigativo di Ferrara, intervenuti sul posto per condurre tutti i rilievi del caso subito dopo l’aggressione. Mario Tosatti