Alpini, una fontana per i dieci anni del giardino

Penne nere radunate nel parco dedicato a Massimo Ranzani, caduto in Afghanistan: "Rendiamo omaggio a coraggio e dedizione"

Alpini, una fontana per i dieci anni del giardino

Penne nere radunate nel parco dedicato a Massimo Ranzani, caduto in Afghanistan: "Rendiamo omaggio a coraggio e dedizione"

Con una cerimonia, sabato sono stati celebrati i dieci anni del giardino degli Alpini di Cento. "Per questo importante traguardo abbiamo con noi Il Germoglio di Ornella Geraci, La collezione storica di Pierpaolo Venturi e Gabriella Quadri, il reparto salmerie di Vittorio Veneto con i loro muli e gli amici che hanno voluto mettere a disposizione i loro mezzi militari – ha aperto Franco Poli, capogruppo della sezione di Cento degli Alpini –. Grazie alle donne e agli uomini del nostro gruppo senza i quali tutto questo non sarebbe possibile. Un gruppo in salute, con 130 soci, in costante crescita e con grande impegno in tutto ciò che fanno, dalla protezione civile alle decine di attività di volontariato civico che ogni anno promuoviamo e sosteniamo. Il luogo dove siamo oggi ne è un esempio ed è l’interpretazione più autentica del motto alpino ‘ricordare i morti aiutando i vivi’".

Il giardino è stato recuperato un decennio fa dall’associazione per ricordare il capitano Massimo Ranzani, alpino ferrarese caduto in Afghanistan. "Curiamo questo luogo perché sia fruibile alla comunità e in particolare dalle giovani generazioni – ha proseguito Poli –. Qui c’è anche il monumento che ricorda il sacrificio di Ranzani e di tutti i ragazzi caduti per la Patria nel compimento del proprio dovere. Un abbraccio al sempre presente Mario, padre del capitano, che ci dà tanta forza di continuare sulla nostra strada. Oggi lasciamo un altro segno tangibile del nostro spirito di servizio donando una fontana al giardino".

Vista anche la presenza dei muli, il capogruppo ha voluto ricordare questi "umili servitori degli Alpini, caduti anche loro durante la guerra per portare i rifornimenti al fronte o trasportare i feriti". Presente anche il vicesindaco Vito Salatiello per portare i saluti del sindaco. "Rendiamo omaggio al coraggio e dedizione di uomini che hanno fatto molto per la nostra comunità – ha detto –: questo giardino è anche simbolo di sacrificio di comunità e di impegno. Grazie al vostro costante lavoro, è diventato un parco accogliente e simbolo di come, unendo le forze, si possa costruire qualcosa di duraturo e significativo".

Laura Guerra