Alluvione, gli sfollati tornano a casa: "Ma non abbassiamo la guardia"

Argenta, si abbassa il livello dell’acqua e una cinquantina di evacuati fanno ritorno alle loro abitazioni. Il sindaco Baldini: "Restiamo vigili e continueremo a monitorare la situazione insieme alla Bonifica".

Alluvione, gli sfollati tornano a casa: "Ma non abbassiamo la guardia"

L’enorme cumulo di legname che ha creato un tappo nell’Idice a Sant’Antonio

Revocata l’ordinanza di evacuazione per le famiglie residenti nella zona di via Ponte Canale, a ridosso delle casse di espansione, e dell’oasi di Campotto, il cui accesso era stato vietato dal suddetto provvedimento del sindaco Andrea Baldini. "Questione risolta", annuncia il primo cittadino. Ma non abbassa la guardia: "Restiamo vigili – afferma – e continueremo a monitorare la situazione insieme al consorzio di bonifica". Ieri pomeriggio dunque hanno iniziato a rientrare nelle loro case una cinquantina di persone, interessate dall’annullamento della disposizione di allontanamento degli abitanti di quell’area. Fine dell’emergenza, si spera non momentanea, dovuta alla tracimazione dell’Idice e della Quaderna. Nel frattempo le condizioni meteo e di intensità delle piogge sono in miglioramento. Con il ritorno del bel tempo, e del sole, il pericolo è ora cessato. Passata la piena del Reno, dei suoi affluenti, e dei fiumi e canali Lorgana, Garfa Menata, Idice e Sillaro, è passata anche la paura. Dalla notte scorsa i livelli dell’acqua nono sono più da allerta.

L’attenzione di massima è calata. In particolare del canale Garda Menata, che ha destato grosse preoccupazioni, ed in Vallesanta, in fase di manutenzione: invaso e bacino questi che traboccavano. Anche qui è scesa, grazie in particolare alla chiusure delle paratie nelle chiaviche del servizio di regimazione idraulico territoriale. Le quote idrometriche si sono abbassate alla velocità di un centimetro all’ora. Ed adesso si sta tornando pian piano alla normalità. Intanto per quanto riguarda l’enorme barriera di legname e rifiuti che, trasportati dalla corrente si è ammassata, a mò di diga naturale, sotto il ponte di Santa Maria Codifiume, Anas ha dato il via libera all’intervento di rimozione e bonifica d quell’accumulo di tronchi d’albero e detriti. "Il fenomeno – come assicura il sindaco Andrea Baldini – non compromette comunque il deflusso dell’acqua". Intanto, il Governo ha deliberato lo stato di emergenza per la Regione Emilia Romagna e le Marche: assieme allo stato di emergenza, che durerà 12 mesi, il Consiglio dei Ministri ha stanziato 20 milioni di euro per fare fronte ai primi interventi urgenti, anche per la provincia di Ferrara.

Nando Magnani