Un pacchetto abbandonato su un marciapiede a pochi passi da un bidone dell’immondizia. Cronache di ordinaria maleducazione, se non fosse per un dettaglio che ha messo in allarme il passante che lo ha notato. Dall’involucro spuntavano infatti alcuni cavi elettrici. Da lì a far scattare l’allarme bomba, in tempi di ritorno dell’incubo terrorismo in Europa e anche a ‘casa nostra’, il passo è breve. Per fortuna, però, stavolta si trattava di un falso. Ma in momenti storicamente difficili non si pecca mai di eccesso di zelo. Insomma, meglio uno scrupolo in più che trovarsi a dover fronteggiare situazioni terrificanti alle quali non ci si abitua mai.
Ma riavvolgiamo il nastro fino alla tarda mattinata di ieri. L’allarme parte da via Verga. Un automobilista parcheggia la macchina, scende e si avvia sul marciapiede. L’occhio gli cade su un pacchetto abbandonato a terra, tra il marciapiede e il prato a bordo strada. Un dettaglio lo fa trasalire. Dall’involucro spuntano fili elettrici. Immediata la chiamata al 112, che attiva il protocollo previsto in casi come questo. Area delimitata e chiusa al traffico, tutti i presenti tenuti a distanza di sicurezza, 118 e vigili del fuoco pronti a ogni evenienza e attesa degli artificieri per capire con cosa si ha realmente a che fare. Gli specialisti di esplosivi arrivano da Firenze e si mettono subito al lavoro. Sin dai primi sguardi capiscono che – fortunatamente – non siamo in presenza di un pericoloso ordigno. La procedura viene comunque portata a termine fino al sospiro di sollievo. Nessun esplosivo, ma solo alcuni pezzi di un vecchio antifurto. Completamente innocui, ma sufficienti per ‘regalare’ un paio d’ore ad altissima tensione.
Federico Malavasi