Si misura in quei 600 metri o poco più il passaggio da una vita normale alla paura. Via del Parco, Aguscello. All’inizio della strada ci sono alcune villette a schiera, il cancello è aperto, non ci sono cani. Esce una signora. Dice: "Qui furti non ce ne sono mai stati, ci abito da 40 anni". E guarda un po’ il cielo, per scaramanzia, sorride. Alla fine della strada, poco più di un sentiero di asfalto che ondeggia per le buche, a destra i campi ormai desolati, c’è una villa, di un bel rosa pastello. Sembra disegnata. Lì i ladri sono entrati in azione, era giorno. Ingenti i danni, ricco il bottino. Spariti orologi, denaro, gioielli. Dietro di loro hanno lasciato una famiglia sotto choc.
"Tanti i furti nelle case", dice una residente. Ancora: "Abbiamo la sensazione di essere circondati". Ed elenca: "Hanno colpito dietro casa mia, in via Ricciarelli, in via del Parco, nell’abitazione dell’edicolante, in quella di un medico. Io ne conto almeno sei. Sono andata dai carabinieri a fare denuncia, l’altro giorno ho visto, ero con mio figlio, un’ombra oltre le finestre. Erano venuti a fare un sopralluogo". Si respira un aria pesante in questa frazione che conta poco più di 500 abitanti. La chiesa di San Michele Arcangelo dove ci si trova, si organizza il mercatino benefico. Questa mattina dopo la messa – una preghiera in più magari per scongiurare la visita dei predoni –, i cittadini si troveranno per un altro motivo. Primo punto all’ordine del giorno l’escalation dei furti. Spiega Marilena Marzola, una residente, molto attiva nella parrocchia: "Abbiamo fatto un gruppo WhatsApp, stiamo cercando di unirci per affrontare quella che sembra essere un’emergenza, mano a mano ci sono nuovo iscritti. Credo che questo sia il primo messaggio positivo, che siamo pronti a fare comunità, a fare squadra". Il secondo messaggio, la richiesta uscirà probabilmente durante l’incontro, è dal gruppo WhatsApp di arrivare a dare vita ai controlli di vicinato, di creare una zona ’vietata’ ai ladri. Richiesta che spesso ha un lungo iter. Nelle aree vengono messi cartelli che annunciano ai malintenzionati che lì i vicini hanno gli occhi aperti, che sono pronti a segnalare alle forze dell’ordine presenze sospette. "La situazione è pesante ormai da mesi", aggiunge Marzola. A suscitare maggior timore la dinamica, il modus operandi dei predoni. Che agiscono a colpo sicuro, che puntano le torce su obiettivi ben precisi. Nel mirino ville magari con piscina, la cassaforte. Finora allarmi, porte blindate e sbarre alle finestre non li hanno fermati. L’altro giorno è scattato il blitz delle forze dell’ordine, strade passate al setaccio, fermate auto e persone. Gli agenti pare si aggirino in borghese per le vie, per vedere senza essere visti. Alla ricerca del bandolo che faccia districare una matassa che ha tolto il sonno ai residenti di una frazione tranquilla.
"La notte non dormiamo più, come è possibile che dopo tutti queste segnalazioni continuino ancora colpire?", si chiede una residente di via Ricciarelli. Quello che succede ad Aguscello è finito sui tavoli della politica. "Nelle ultime settimane – scrive la consigliera comunale del Pd Maria Dall’Acqua che ha presentato un’interpellanza – i furti si sono intensificati, con vere e proprie razzie non solo in orario serale, ma anche nel pomeriggio. I cittadini sono molto preoccupati per la loro sicurezza. L’installazione di un impianto di videosorveglianza fornirebbe un deterrente per il compimento di ulteriori atti criminali e consentirebbe l’individuazione degli autori. Vorremmo sapere quali sono i progetti di sviluppo del sistema di sorveglianza che l’amministrazione intende realizzare e se Aguscello rientri in questo programma. Se si intendono implementare i controlli sul territorio, anche mediante la reintroduzione della figura del vigile di quartiere". Probabilmente anche di questo si parlerà in parrocchia, con la speranza di non essere il prossimo dopo una notte agitata.