VALERIO FRANZONI
Cronaca

Agricoltura sostenibile in Senegal. Diecimila ettari di riso, mais e grano

Il progetto, targato Bf, rientra nella cornice del Piano Mattei. Nei giorni scorsi la firma dell’accordo. L’amministratore delegato Vecchioni: "Passo avanti significativo per lo sviluppo del continente africano".

Il progetto, targato Bf, rientra nella cornice del Piano Mattei. Nei giorni scorsi la firma dell’accordo. L’amministratore delegato Vecchioni: "Passo avanti significativo per lo sviluppo del continente africano".

Il progetto, targato Bf, rientra nella cornice del Piano Mattei. Nei giorni scorsi la firma dell’accordo. L’amministratore delegato Vecchioni: "Passo avanti significativo per lo sviluppo del continente africano".

Bf International Best Fields Best Food Limited (Bfi) – società che fa capo a Bf Spa – ha annunciato nei giorni scorsi la firma di un accordo quadro con la Municipalità di Kaour (Repubblica del Senegal), con l’obiettivo di sviluppare un innovativo progetto agricolo sostenibile nel Paese africano. L’accordo è stato firmato dall’amministratore delegato di Bfi, Federico Vecchioni, dal sindaco della Municipalità di Kaour, Seckou Ndiaye, alla presenza dell’ambasciatrice d’Italia in Senegal, Caterina Bertolini e del ministro dell’Agricoltura del Senegal Mabouba Diagne.

Il progetto rientra nell’iniziativa italiana di cooperazione internazionale allo sviluppo in partenariato paritario pubblico-privato nella cornice Piano Mattei per l’Africa, e in particolare nell’azione per il rafforzamento degli ecosistemi agroalimentari in Africa – co-finanziata dal ministero degli Esteri, con Ciheam Bari come knowledge partner ed ente esecutore della componente pubblica, e da Bfi come parte privata. Nel Piano Mattei il Senegal è stato riconosciuto come uno dei Paesi chiave per la cooperazione internazionale in ambito agricolo, vista la grande rilevanza del settore, il potenziale di crescita e il grave impatto dal cambiamento climatico che ha portato a siccità frequenti e processi di desertificazione in forte aumento.

"Questo accordo – evidenzia Vecchioni – rappresenta un altro passo significativo nel nostro impegno per lo sviluppo sostenibile dell’agricoltura e delle risorse del continente africano. Investire nella valorizzazione delle risorse locali significa contribuire concretamente alla sicurezza alimentare e alla crescita economica del territorio. Il progetto riflette la nostra visione di un’agricoltura innovativa, inclusiva e internazionale, in linea con le iniziative avviate in altre aree del continente africano per replicare nel mondo il modello vincente di Bf in un’ottica di collaborazione e partenariato".

"Siamo particolarmente orgogliosi – ha dichiarato l’ambasciatrice Chiara Bertolini - che il saper fare italiano possa dare un contributo decisivo alla crescita del Senegal". Sulla base di quanto concordato, l’accordo prevede la realizzazione di un progetto agro-industriale che si svilupperà su una superficie di 10mila ettari nell’area di Kaour, nel Sud del Paese. Tra le attività previste, la creazione di una model farm agroindustriale innovativa, sostenibile ed inclusiva che si adatta alle esigenze di ogni paese e comunità. Le terre in concessione in Senegal sono destinate alle filiere di riso, mais, grano e palma da olio ad uso alimentare con produzione destinata al mercato interno del Paese".

Valerio Franzoni