REDAZIONE FERRARA

Agitazione nello spettacolo. Cgil: "Reintegrate la dipendente". La replica: "Strumentalizzazione"

Il corteo di Slc in piazza. Poi l’intervento del direttore del teatro: "Diffamazione"

Un momento della manifestazione di ieri in piazza Savonarola (Foto Businesspress)

Un momento della manifestazione di ieri in piazza Savonarola (Foto Businesspress)

"Un licenziamento senza un perché". Si tratta di quanto scritto in uno dei cartelli esposti in piazza Savonarola ieri pomeriggio, dove si è svolta la manifestazione delle lavoratrici e dei lavoratori dello spettacolo e della produzione culturale, promossa dal Sindacato nazionale lavoratori della comunicazione (Slc) Cgil Emilia-Romagna. Tra le richieste principali, il reintegro della delegata sindacale al teatro comunale, Morena Morelli, alla quale dallo scorso settembre non è stata rinnovato il contratto. Gli altri punti della mobilitazione sono stati la richiesta del rinnovo dei contratti nazionali di lavoro del settore, maggiori finanziamenti alla produzione culturale e al welfare di settore, la stabilizzazione del personale precario, consolidare i protocolli sulle buone pratiche nel settore sottoscritti con la Regione. La manifestazione è seguita ad un attivo regionale delle delegate e dei delegati della Slc che si è svolto nella mattinata nella sede della Camera del lavoro. Al centro dell’attenzione la questione del Comunale, che ha comunicato di non rinnovare il contratto alla Morelli, dopo trent’anni di contratti reiterati da dipendente. Lei stessa nel corso della manifestazione ha voluto sottolineare: "Nel corso dell’attivo regionale abbiamo deciso di stare uniti. Questo ci permette di portare avanti le nostre idea e battaglie in qualsiasi ambito. Un fatto che deve essere sostenuto dalla solidarietà dei colleghi e dai lavoratori, senza i quali si fa fatica. Spero che le iniziative messe in atto si concludano positivamente per la mia situazione personale, ma anche per tutti i lavoratori dello spettacolo con un contratto a termine, in quanto non devono rimanere a termine". Sulla stessa linea l’intervento di Fabio Artosi, segretario provinciale Slc Cgil Ferrara. "Alla Fondazione Teatro Comunale abbiamo già chiesto ii reintegro della dipendente, non ci hanno mai spiegato le motivazioni del mancato rinnovo. Quindi, rinnoviamo l’invito a riconfermare o rinnovare il contratto a colei che per trent’anni ha lavorato in teatro". L’attenzione del segretario Artosi si allarga a tutti i lavoratori: "Si chiede che venga affrontato un piano di stabilizzazione dei lavoratori".

Immediata la replica del direttore generale del Teatro, Carlo Bergamasco. "Sorge il legittimo dubbio che il sindacato stia strumentalizzando questioni di somma importanza, per sostenere una vertenza individiuale", così una nota. Per poi sottolineare che l’espressione "licenziamenti per rappresaglia" è "un’espressione insultante. Un comportamento che potrebbe "rasentare la diffamazione e che pone una gravissima ipoteca sull’affidabilità della Cgil come interlocutore". La Fondazione, chiude, "è nelle condizioni di poter pubblicamente sbugiardare chiunque la accusi di attuare licenziamenti per rappresaglia".

Mario Tosatti