Aggredisce la ex per farle ritirare la querela

Un uomo straniero è stato indagato per atti persecutori nei confronti della sua ex fidanzata a Ferrara. Dopo averla minacciata e aggredita per farle ritirare la denuncia, è stato emesso un divieto di avvicinamento e obbligo di firma nei suoi confronti.

Aggredisce la ex per farle ritirare la querela

Un uomo straniero è stato indagato per atti persecutori nei confronti della sua ex fidanzata a Ferrara. Dopo averla minacciata e aggredita per farle ritirare la denuncia, è stato emesso un divieto di avvicinamento e obbligo di firma nei suoi confronti.

La ex fidanzata lo querela e lui la aggredisce e la minaccia per costringerla a ritirare quella denuncia. Atteggiamenti pressanti, che avevano terrorizzato la malcapitata, piombata improvvisamente in un incubo dal quale non è sempre semplice uscire. Un comportamento che è costato caro a uno straniero a carico del quale, nei giorni scorsi, la polizia di Stato ha eseguito la misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa emessa dal giudice per le indagini preliminari. L’uomo è ora indagato per atti persecutori. Il provvedimento arriva all’esito di un’attività investigativa svolta dalla squadra mobile e coordinata dalla procura, partita dalla denuncia con la quale la vittima aveva evidenziato una serie di azioni moleste che il suo ex fidanzato avrebbe realizzato nei suoi confronti nel corso degli ultimi mesi, provocadole un grave stato di ansia e di paura, tale da spingerla a temere per la propria incolumità.

In particolare, l’uomo avrebbe inviato alla ragazza numerosi messaggi whatsapp dal contenuto minatorio, si sarebbe presentato più volte a casa sua e nei luoghi che frequentava, appostandosi nelle vicinanze al fine di controllarne i movimenti e le frequentazioni. Ma non è tutto. Lo straniero l’avrebbe addirittura aggredita fisicamente in più occasioni e l’avrebbe costretta, mediante minacce, a rimettere la querela inizialmente presentata nei suoi confronti. All’esito delle indagini, dunque, il giudice ha emesso la misura cautelare che impone all’individuo non solo di non potersi avvicinare ai luoghi frequentati dalla persona offesa, ma anche di mantenersi ad una distanza non inferiore a cinquecento metri e di non comunicare con la malcapitata. Inoltre, in attesa dell’applicazione del braccialetto elettronico prescritto dal provvedimento, l’indagato è stato sottoposto anche all’obbligo di firma.

re. fe.