PAOLO MICALIZZI
Cronaca

Addio a Meccia, il pioniere dei cantautori

Il cantautore e attore Gianni Meccia, famoso per le sue canzoni e le sue interpretazioni nei film degli anni '50 e '60, è scomparso. La notizia è stata diffusa dallo storico Ugo Caruso su Facebook.

Addio a Meccia, il pioniere dei cantautori

Il cantautore e attore Gianni Meccia, famoso per le sue canzoni e le sue interpretazioni nei film degli anni '50 e '60, è scomparso. La notizia è stata diffusa dallo storico Ugo Caruso su Facebook.

La notizia non era stata diffusa ma lo storico dello spettacolo Ugo Caruso l’ha data su Facebook. Si apprende così della scomparsa di Gianni Meccia, famoso cantautore (il termine venne coniato negli anni Sessanta proprio per lui) ferrarese. In effetti Meccia si recò a Roma per diventare attore, ma la sua fama è legata soprattutto alle numerose canzoni da lui composte per sé ma anche per altri cantanti tra cui Mina e Gianni Morandi. A dargli inizialmente successo fu una canzone inserita in un film. Il riferimento è a ‘Il barattolo’ che Florestano Vancini utilizzò nel finale del film ‘La lunga notte del ‘43’ (1960) per spostare la vicenda agli anni Sessanta quando il figlio di uno degli antifascisti uccisi nel muretto del Castello Estense Franco Villani (Gabriele Ferzetti) incontra ‘Sciagura’ (Gino Cervi), il mandante dell’assassinio di suo padre e, in risposta a una domanda della moglie, dice che in fondo era una brava persona: frase che suscitò molte polemiche. Ma altri sono stati i film per cui Meccia ha composto canzoni, e tra essi alcuni che ancora oggi ci consentono di vedere il cantautore-attore ferrarese. Lo si può vedere, infatti, nei cosiddetti ‘musicarelli’. Il primo è ‘I ragazzi del juke- boxe’ (1959) di Lucio Fulci, preso dal titolo di una canzone di Adriano Celentano, in cui Meccia interpreta se stesso così come lo fanno, altri cantanti come Fred Buscaglione, Tony Dallara, Betty Curtis. Gianni Meccia appare poi nel ruolo di un brigadiere dei carabinieri nel film ‘Nel blu dipinto di blu’ (1959) di Piero Tellini (su sceneggiatura di Tellini, Ettore Scola e Cesare Zavattini), ispirato all’omonima canzone di Domenico Modugno. È poi tra gli ‘Urlatori alla sbarra’, film del 1960 di Lucio Fulci dove ci sono ancora Mina e Celentano.