Se ne va un uomo che con la sua cortesia, l’entusiasmo e la professionalità, la passione per lo sport e per il suo paese, ha incorniciato un pezzo della storia di Bondeno, incidendo un solco di professionalità e di umanità. Si terranno oggi alle 15 nella chiesa arcipretale di Bondeno i funerali di Giuseppe Gatti, storico tabaccaio della piazza, che solo un anno fa, dopo 45 anni di ininterrotto servizio, era andato in pensione e aveva ceduto la sua storica tabaccheria del centro. Aveva 86 anni e da qualche giorno era ricoverato in ospedale. Una morte inaspettata che ha lasciato nel dolore la famiglia, con la moglie Carla, gli amati figli Barbara e Michele, l’adorata nipote Anna, il fratello Alberto. E c’è un intero paese che con centinaia di messaggi di condoglianze alla famiglia, innalza e conferma il valore di Giuseppe Gatti, stringendosi in un abbraccio ai suoi cari.
Non era stato semplice per lui, un anno fa, decidere di lasciare l’attività e dedicarsi alle sue passioni, ovvero la famiglia, i viaggi, gli amici, la cultura e lo sport di cui sapeva tutto. Aveva fondato infatti il Milan Club ed era stato per decenni speaker e anima del torneo di calcio di Scortichino.
Era anche uno dei lettori più fedeli de ‘Il Resto del Carlino’ che nella sua bottega non mancava mai e che aveva sempre tra le mani, condividendo le notizie con chi arrivava, diffondendo un dialogo che aveva come fulcro l’attenzione e la passione per la sua comunità e le persone che la abitano. E’ sempre stato uno dei tabaccai più tecnologici conosciuti nella zona. Sapeva sempre e risolveva tutto e ci aveva raccontato che si era "commosso quando aveva firmato l’atto di vendita".
Un uomo che non ha mai ‘perso un colpo’ e che ne aveva segnato uno storico per l’intero paese. Il racconto lo ricordiamo dalle sue stesse parole: "La cosa più bella è avvenuta nel 1994 – ci aveva raccontato – quando ho tirato fuori i ‘Numeri della Merla’, individuandoli in 3,28 e 76 e Bondeno è diventata milionaria. 192 famiglie hanno vinto parecchi milioni di lire per un totale di quasi un miliardo delle vecchie lire. C’è stato chi ha vinto 20 milioni, altri molti di più. Chi aveva giocato 10 mila lire ha vinto 45 milioni di lire. Nei giorni della Merla, le giornate più fredde di fine gennaio, sono andato a vedere la Smorfia e ne è uscito un terno secco sulla ruota di Milano. E’ ancora nella memoria della gente di Bondeno e nel mio cuore, insieme ad una vita dedicata a quello che per me è stato il lavoro il più bello del mondo".
Claudia Fortini