MARIO BOVENZI
Cronaca

Accorpamento scuole a Comacchio: genitori e insegnanti in allarme per il futuro della scuola senza zaino

Il Decreto ministeriale sulla razionalizzazione scolastica minaccia il modello unico della scuola senza zaino a Comacchio.

La scuola senza zaino a lido Estensi

La scuola senza zaino a lido Estensi

A lanciare l’allarme nei giorni scorsi Nicola Tassella, componente della segreteria comunale del Partito Democratico di Comacchio. E’ lui ad avere, in seno al partito, la delega alla scuola. "A breve – le sue parole – sarà ufficializzato l’accorpamento dei due istituti comprensivi di Comacchio, una decisione che si inserisce nell’ambito del Decreto ministeriale sulla razionalizzazione della rete scolastica".

Una doccia fredda per genitori ed insegnanti, l’accorpamento metterebbe a repentaglio il futuro del plesso di Lido Estensi e di quello di San Giuseppe. "Ci stiamo informando – dicono alcuni genitori che hanno i figli iscritti nella scuola elementare di lido degli Estensi – per capire cosa stia succedendo nella nostra scuola, non vorremmo che questa decisione passasse sopra la nostra testa. Con il rischio di trovarci con una scelta già presa".

A preoccupare i genitori è il futuro di un modello che è unico a livello provinciale, si tratta della scuola senza zaino una realtà che viene applicata sia nella struttura dell’infanzia intitolata a Giglio Zarattini sia alle elementari di Lido degli Estensi. "Abbiamo investito tanto in questa opportunità, ci abbiamo creduto e adesso non riusciamo a capire quale orizzonte abbiamo davanti. Siamo molto preoccupati ma non abbiamo nessuna intenzione di arrenderci", le parole di una mamma.

Ci sono stati incontri, le famiglie sono pronte a mobilitarsi per difendere la scuola dove vanno i loro figli. "Le elementari agli Estensi – riprendono – alcuni anni fa avevano ormai solo tre classi, rischiavano di chiudere. Grazie a questo modello didattico il plesso ha ripreso a vivere, siamo tornati a cinque classi". Gli alunni non hanno zaino né trolley. In aula non ci sono cattedre, né astucci. Mancano anche i banchi, al loro posto grandi tavoli da sei posti. Insegnanti e genitori si sono rimboccati le maniche, ci hanno creduto. A varcare i cancelli sono arrivati anche bambini dai paesi vicini.

Anche gli insegnanti seguono con attenzione l’evolversi della situazione. "Dell’accorpamento si era parlato anche l’anno scorso, poi in extremis questa ipotesi era stata scongiurata. Comacchio si era salvato, un’altra scuola della provincia era stata invece accorpata", racconta una maestra della primaria di San Giuseppe dove sono iscritti 110 bambini. "E’ un numero che garantisce la vita del plesso, anche al lido degli Estensi ci sono tutti i numeri per evitare la chiusura. Staremo a vedere cosa succederà nei prossimi giorni. Ci coordineremo comunque con i genitori per decidere cosa fare, non pieghiamo la testa ad una scelta irrazionale che penalizza gli alunni, i ragazzi che vivono in questi paesi".

I tempi sono stretti, il verdetto dovrebbe arrivare il 30 dicembre.