REDAZIONE FERRARA

Accoltella l’amico, oggi comparirà davanti al giudice

Un marocchino comparirà davanti al giudice per aver accoltellato un amico durante una lite a Ferrara. L'aggressione avvenuta in un appartamento sarà oggetto di udienza per tentato omicidio.

Accoltella l’amico, oggi comparirà davanti al giudice

Un marocchino comparirà davanti al giudice per aver accoltellato un amico durante una lite a Ferrara. L'aggressione avvenuta in un appartamento sarà oggetto di udienza per tentato omicidio.

Comparirà questa mattina davanti al giudice il 42enne marocchino arrestato dopo avere accoltellato un amico al culmine di una lite in un appartamento di via Cavedone. L’uomo, accusato di tentato omicidio, è in carcere dalle ore immediatamente successive all’aggressione, avvenuta nel pomeriggio di sabato. Ed è proprio all’Arginone che incontrerà il gip Silvia Marini per l’udienza di convalida. In quell’occasione, assistito dall’avvocato Federico Orlandini, potrà decidere se rispondere alle domande del giudice spiegando la propria versione riguardo a quanto accaduto o se avvalersi della facoltà di non rispondere.

La lite sfociata nel sangue risale alle 15.30 di sabato. L’arrestato e la vittima, un operaio marocchino di 46 anni, si conoscono e si incontrano in un bar del centro. Dopo qualche chiacchiera, il 46enne invita l’amico a casa sua per mangiare qualcosa. Tra le mura dell’appartamento al piano terra del civico 20 di via Cavedone tra i due nasce una discussione che, all’improvviso, degenera in violenza. Mentre l’operaio sta cucinando – questa la prima ricostruzione –, il 42enne lo assale impugnando un cutter e lo colpisce alla gola. Colto alla sprovvista, la vittima cerca di scappare in strada per chiedere aiuto. L’ultimo atto della lotta si consuma sul portone d’ingresso, con l’operaio che cerca di chiudere dentro il 42enne e quest’ultimo che tira la maniglia cercando di uscire. Dopo pochi tesissimi istanti, il ferito molla la presa e corre in strada gridando aiuto. Viene soccorso da alcuni passanti e residenti che chiamano l’ambulanza e i carabinieri.

Sul posto arrivano i sanitari e le pattuglie, mentre il 42enne si allontana rapidamente in direzione Carlo Mayr. La sua fuga non durerà molto. I carabinieri lo rintracceranno subito dopo e gli stringeranno le manette ai polsi. Nel frattempo, l’operaio viene medicato e trasportato all’ospedale di Cona. Per fortuna, le ferite riportate sono superficiali. Qualche millimetro in più e staremmo raccontando una tragedia. I carabinieri stanno proseguendo con le indagini allo scopo di ricostruire gli ultimi dettagli dell’accaduto e chiarire il movente, che sembrerebbe da ricondurre a questioni sentimentali.

f. m.