
Tentò di abusare di un disabile: volontario indagato
Ferrara, 14 settembre 2023 – Un approccio intimo indesiderato, scivolato rapidamente in un tentativo di abuso sessuale. Sono i contorni di una vicenda – ancora in fase di esatta ricostruzione – che ha come protagonisti un volontario di un ente benefico e un uomo affetto da sindrome di Down.
L’ipotesi che la procura sta vagliando al fine di valutare eventuali profili di responsabilità penale è pesante, e vede un 74enne operatore di un’associazione che si occupa di disabili indagato per tentata violenza sessuale. A far finire sotto inchiesta il volontario è stata la stessa presunta vittima, un uomo di 47 anni.
Il tutto si sarebbe verificato il 17 novembre del 2022 in un paese della provincia. Il volontario, stando all’ipotesi investigativa, avrebbe atteso il 47enne a casa e, rimasto solo con lui, si sarebbe lanciato in un approccio piuttosto esplicito. Comportamento al quale la vittima avrebbe cercato di opporre ripetutamente resistenza. Dopo l’accaduto, il 47enne ha raccontato tutto alla sorella, facendo così partire la denuncia che ha condotto all’apertura dell’inchiesta a carico del volontario (assistito dall’avvocato Elisa Cavedagna).
Il procedimento , ancora in fase di indagini preliminari, è approdato ieri mattina a un primo punto di svolta. Davanti al gip Silvia Marini è stato ascoltato il perito nominato dallo stesso tribunale per valutare, in sede di incidente probatorio, la capacità della persona offesa di rendere testimonianza. Al termine della relazione, il tecnico lo ha ritenuto in grado di testimoniare. È stata quindi fissata una nuova data per ascoltare il 47enne in forma protetta. Al termine, l’esperto valuterà quanto emerso. Le parole del 47enne rappresenteranno in ogni caso un importante passo avanti nelle indagini, avviate per fare chiarezza sull’accaduto.
Quello discusso ieri non è l’unico incidente probatorio svolto nell’ambito di questa delicata inchiesta. In precedenza sono stati effettuati anche accertamenti informatici, al fine di valutare se nel cellulare dell’indagato fossero presenti elementi utili al lavoro degli inquirenti. Le verifiche hanno però dato esito negativo. L’attività giudiziaria sul caso riprenderà il 2 ottobre, quando verrà sentito il racconto della presunta vittima dell’abuso. L’avvocato Cavedagna ha fatto sapere che il suo assistito, nel frattempo allontanatosi di sua iniziativa dall’associazione, "nega ogni forma di addebito. Non ci sono testimoni e al momento abbiamo soltanto le parole della persona offesa".